"Bagnini fino al 15, ci siamo organizzati"

Le nuove direttive hanno imposto di prolungare l’assistenza in spiaggia. Ma qualcuno protesta: "Le regole non si cambiano a fine stagione"

"Bagnini fino al 15, ci siamo organizzati"

Le nuove direttive hanno imposto di prolungare l’assistenza in spiaggia. Ma qualcuno protesta: "Le regole non si cambiano a fine stagione"

In torretta almeno fino al 15 settembre. Dopo un fine settimana passato a reperire tutte le forze disponibili, la risposta positiva dei bagnini di salvataggio è arrivata: saranno gli ultimi rimasti a garantire il finale di stagione, permettendo ai titolari degli stabilimenti di lavorare in sicurezza. Un passaggio reso necessario da giovedì, quando si è dovuto prendere atto delle direttive arrivate da Roma che obbligano i titolari dei lidi a garantire il salvataggio anche dopo il primo settembre, data inizialmente preventivata come ultimo giorno per la stessa presenza degli assistenti bagnanti. Una vera e propria incombenza, quest’ultima, per chalet e cooperative che hanno dovuto richiamare tutta la forza lavoro disponibile. Per la cronaca fino all’anno scorso, una volta terminata la stagione del salvataggio era sufficiente apporre il cartello che definiva la spiaggia "a soli fini elioterapici" per poter continuare a servire lettini e ombrelloni senza bagnini. "Da parte dei nostri ragazzi – dice Giorgio Ercolani, presidente della cooperativa “539 Rescue“ – abbiamo riscontrato una grande disponibilità, riuscendo a garantire il servizio in una situazione poco semplice. Molti dei nostri bagnini, infatti, sono studenti e l’11 settembre ricomincia la scuola. La preoccupazione maggiore riguardava proprio il periodo tra l’11 e il 15. Tuttavia, nella nostra cooperativa ci sono anche universitari, le cui lezioni iniziano verso la fine del mese, mentre altri provengono dal mondo del nuoto e delle piscine e sono riusciti a organizzarsi".

Al momento, su quasi tutto il litorale marchigiano dovrebbe valere la possibilità di distanziare maggiormente le torrette per quanto riguarda i giorni feriali, sulla base di quanto richiesto dalle categorie.

"Così non va – sbotta Stefano Battistelli, titolare dello Chalet Caribean e referente di Popolo produttivo –, le cose o si dicono per tempo oppure non si fanno. Io stesso ho dovuto rinnovare il brevetto. A livello regionale gli accordi presi a inizio stagione erano gli stessi dello scorso anno, poi giovedì è arrivato questo dispaccio da Roma. Comunque, dobbiamo ringraziare la comandante dell’ufficio circondariale Chiara Boncompagni per la grande disponibilità". Battistelli chiarisce anche un’altra cosa. "Nelle passate stagioni, eravamo noi operatori a prolungare il servizio di salvataggio, anche se la legge non lo imponeva. È chiaro che se nel fine settimana c’è movimento, siamo i primi a voler stare tranquilli". E dopo il 15 settembre? Allo chalet "Sirenetta", Mario Montecchiari sentenzia amareggiato: "dispiace per gli ultimi clienti, ma dal 16 chiuderò tutti gli ombrelloni e inizierò a pulire i lettini. Stare aperti pagando il salvataggio non conviene".

Francesco Rossetti