Penna San Giovanni, sfugge alla nonna e cade in piscina. Bimbo gravissimo

Stava giocando in giardino, è passato sopra il telone finendo in acqua

Dietro le altalene la piscina coperta dal telo nero dove è caduto il bambino

Dietro le altalene la piscina coperta dal telo nero dove è caduto il bambino

Penna San Giovanni (Macerata), 21 ottobre 2017 - Una nonna che sta cercando di recuperare quel che resta di una casa inagibile, e un nipotino di nemmeno due anni che sta giocando con le macchinine in giardino. In un minuto la vita stravolta. Ieri, intorno alle 13, al Casale di Nanni in contrada Biordi, a Penna San Giovanni, il piccolo è scivolato sul telo di copertura della piscina rimanendo intrappolato all’interno, pieno di acqua piovana. Adesso è ricoverato all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona, dopo essere stato elitrasportato a Torrette, in condizioni gravissime. Era stato affidato ai nonni paterni come tante altre volte, essendo il padre a lavoro e la madre fuori dall’Italia con l’altro bambino, di 4 anni (ieri sera stavano tornando insieme alla nonna materna). Il bimbo vive a Fermo con la sua famiglia, ma ieri avrebbe passato il giorno con la nonna a Penna San Giovanni, nella casa vacanza di solito affittata a turisti stranieri. Il terremoto dello scorso hanno ha procurato gravi danni, per cui è stata puntellata e messa in sicurezza ma nei fine settimana i parenti tornano per sistemare e per poter iniziare i lavori.

La nonna al momento della tragedia stava cercando di ricoprire alcuni letti con lo scotch e aveva lasciato il nipote in giardino. E’ un bambino tranquillo, obbediente, quando gioca non fa nemmeno rumore. «Non ho sentito nulla», dice la nonna. Quando ha finito di sistemare, si volta e non lo trova. Lo cerca in giardino ma non lo vede, e poi guarda verso la piscina. Il bambino, caduto nel telo pieno d’acqua, non dava segni di vita. Chiamati i soccorsi, per telefono gli operatori sanitari del 118 le hanno detto passo passo come muoversi per rianimarlo, nel frattempo che arrivassero sul posto ambulanza da Tolentino, eliambulanza da Ancona, auto medica da Passo Sant’Angelo. Dopo un’ora di massaggio cardiaco, quando il bambino sembrava morto, tanto che stavano per fare la constatazione del decesso, all’improvviso il cuoricino ha ripreso a battere. E l’eliambulanza è partita alla volta dell’ospedale regionale di Torrette; in serata il piccolo è stato portato al Salesi. Non è ancora fuori pericolo, è in coma farmacologico e la pupilla non reagisce agli stimoli luminosi. Ieri sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Tolentino in collaborazione con la stazione locale per verificare eventuali responsabilità della donna, a cui era stato affidato il bimbo. Bisogna vedere come evolve il quadro clinico del nipote per capire quali conseguenze penali potrebbero esserci per la nonna.