
di Francesco Rossetti
Addio a Luca Perugini, civitanovese di sessantadue anni che si è spento ieri, dopo che da tempo lottava contro un male. Aveva gestito diverse attività a Civitanova, da ultimo ‘Al mio caffè’ di Fontespina, all’angolo tra la piazzetta di san Carlo Borromeo e via Colombo, e prima ancora il bar dell’ospedale. Per questo l’uomo, originario della città Alta ma residente nel rione IV Marine, era molto conosciuto in città, oltre che ben voluto da tutti: "Era sempre gentile e cordiale quando andavi a prendere il caffè da lui", lo ricorda Maria Rosa Berdini. "Una persona affabile con tutti. Mi mancherà davvero tanto", dice un amico. "Luca era solare, tranquillo, sempre sorridente ed allegro: davvero una bella persona. Il lavoro lo conosceva bene e infatti sapeva invitarti nel suo locale a prendere un caffè. Purtroppo la malattia l’ha portato via, ma per me è stata una fortuna averlo conosciuto da ragazzino ed esserci cresciuto insieme", spiega invece un compagno di vecchia data di Perugini, mentre sui social per diverse ore è stato un moltiplicarsi di commenti di civitanovesi dispiaciuti per la prematura scomparsa del sessantaduenne civitanovese: "Ah, Luca, quanti anni al bar dell’ospedale. Non ci posso credere", ha scritto un’operatrice sanitaria ormai in pensione, mentre un altro conoscente lo descrive come un "uomo sempre gentile ed educato". Il funerale si terrà alle 15.30 di domani nella chiesa di San Carlo Borromeo, partendo dalla sala del Commiato di san Marone. Luca Perugini lascia i figli Sebastiano e Beatrice, la mamma Andreina, il fratello Marco, le zie Maria e Giuseppina, i cugini Mosè, Giuseppe, Rita, Romina, Luca e Barbara, i nipoti e i parenti tutti. "Non fiori ma offerte all’Ant" è la richiesta che arriva dalla famiglia.