Barricato in casa a Macerata, il racconto: "Si agitava con una mannaia in mano"

L’avvocato Santoro: "lo provocavo per farlo uscire, ma non ha mai aperto la porta"

Il portone danneggiato dopo la notte di follia di Gianluca Marzocco (Calavita)

Il portone danneggiato dopo la notte di follia di Gianluca Marzocco (Calavita)

Macerata, 10 giugno 2022 - I carabinieri hanno usato uno spray urticante e il taser per bloccare un uomo di 50 anni che, fino alle 3.30 di ieri mattina, ha tenuto in ostaggio il padre di 86 anni, minacciandolo con due coltelli e una mannaia. L'uomo, in evidente stato di alterazione, ha prima distrutto alcune suppellettili nella casa nella quale vive con l'anziano genitore e poi, in un'escalation di violenza, si è barricato nella cucina della villetta insieme al padre, che ha ferito alla testa. I carabinieri hanno provato inutilmente a calmarlo, poi hanno scelto di entrare in casa dal retro: hanno dovuto usare lo spray e per due volte il taser per bloccare il cinquantenne che, armato di due coltelli, ha ferito due militari, uno alla gamba e l'altro ad un braccio, e poi è crollato a terra. Successivamente è stato sedato e trasferito all'ospedale di Civitanova. Anche il padre è stato soccorso e trasferito in ospedale. I carabinieri hanno perquisito la villetta nella quale sono stati rinvenuti coltelli, una mannaia, un tirapugni e 24 grammi di cocaina.

Ecco il racconto dell'avvocato che ha cercato di parlargli prima dell'intervento dei militari.

L'avvocato Simone Santoro
L'avvocato Simone Santoro

di Paola Pagnanelli

 "Alle 23.45 mi ha chiamato Marzocco – racconta l’avvocato Simone Santoro –, mi ha detto che avrebbe ucciso il padre e che io dovevo fargli la valutazione di tutti i beni della famiglia. Io mi sono precipitato da lui, chiamando il maresciallo di Montecosaro D’Orazio, che poi ha avviato l’intervento delle forze dell’ordine". Così è iniziata la notte di follia a Montecosaro.

"Io ero preoccupato solo per il padre, avevo paura che gli facesse del male, che lo uccidesse davvero. Marzocco era arrabbiato perché diceva che la sorella non gli dava i soldi che gli spettano. Era fuori di sé, delirava. Sono arrivato ed era già barricato dentro, aveva messo gli elettrodomestici davanti alla porta, non mi ha fatto entrare ma ho cominciato a parlarci da una finestra. Lo vedevo scalzo sui vetri rotti, sanguinante, e vedevo sanguinante e terrorizzato il padre. Ho iniziato a provocarlo, perché venisse verso la finestra dove ero io. Speravo che mi aprisse, per attaccarmi, e gli proponevo di far uscire il padre e lasciare entrare me, così se la sarebbe potuta prendere con me; se avesse aperto, avrebbero fatto irruzione i carabinieri. Invece lui non ha mai aperto, allora ho continuato a distrarlo, finché i vigili del fuoco hanno scardinato la finestra dal lato opposto. Anche quando sono entrati i carabinieri lui ha continuato ad aggredire, colpiva ovunque con la mannaia in mano, ha usato il padre come scudo. Lo ha ferito alla gola, c’è mancato veramente poco. Era terribile vedere una persona anziana in quello stato. È stata una situazione di rischio estremo, ma carabinieri e vigili del fuoco sono stati davvero bravi, hanno salvato due vite".