Barricato in casa, minaccia di uccidere il padre Fermato con il taser dopo ore di trattative

Il delirio del 50enne Gianluca Marzocco: l’anziano ferito con un coltello alla testa, alla schiena e ai fianchi. Anche due carabinieri in ospedale

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di Paola Pagnanelli

Notte di follia a Montecosaro, dove un 50enne si è barricato in casa minacciando di uccidere il padre 84enne. Per bloccare Gianluca Marzocco, i carabinieri hanno usato la pistola a impulsi elettrici e, con il 118, pesanti dosi di sedativo. L’allarme è arrivato poco prima di mezzanotte ai carabinieri da via San Lorenzo. L’avvocato Simone Santoro, e poi anche gli altri residenti, hanno chiesto aiuto perché Mazzocco minacciava di uccidere l’anziano genitore. Dall’appartamento al piano terra si sentivano fortissime le urla dell’uomo che, sotto l’effetto della cocaina, pronunciava frasi senza senso. Brandendo una mannaia e un coltello da cucina, Marzocco nel suo delirio ogni tanto infieriva sull’anziano, ferendolo alla testa, alla schiena, ai fianchi.

Il padre era terrorizzato, seduto immobile in mezzo alla stanza. Sul posto sono arrivati subito i carabinieri di Montecosaro, supportati dai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile di Civitanova e Macerata, e i vigili del fuoco. La porta dell’appartamento però era stata bloccata dagli elettrodomestici e le finestre erano bloccate: impossibile entrare in casa. A lungo l’avvocato Santoro ha provato a discutere con il 50enne, chiedendogli di far uscire l’anziano. Ma quello non voleva saperne. Da una finestra, si vedeva che aveva devastato l’appartamento. Marzocco camminava scalzo sui vetri in frantumi, aveva i piedi feriti ed era ferito e sanguinante anche il padre, in un crescendo di delirio e violenza che faceva paura. I vigili del fuoco però hanno individuato una finestra sul retro che poteva essere smontata, e hanno lavorato mentre l’avvocato, dalla parte opposta della casa, teneva impegnato il 50enne. Quando tutto era pronto, la luce è stata staccata e in un attimo i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento.

Sono stati momenti molto concitati. Il 50enne, vedendo i puntatori dei taser, si è fatto scudo con il padre, puntandogli un coltello sotto al collo e buttandosi a terra con lui. Ma i militari gli hanno sparato un primo colpo e poi un altro con la pistola a impulsi elettrici, e hanno usato anche lo spray urticante per cercare di immobilizzarlo il tempo necessario ad avvicinarsi e placcarlo. Fuori di sé, l’uomo ha continuato a dimenarsi, menando fendenti ovunque e riuscendo a ferire due militari, uno al braccio e l’altro alla gamba. Ma alla fine i sedativi usati dal personale del 118 hanno fatto effetto e si è placato. Erano le 4.30. In ambulanza è stato portato all’ospedale, piantonato dai carabinieri in attesa che si riprenda, si snebbi e possa andare in carcere a Montacuto. Altre due ambulanze hanno portato al pronto soccorso il padre, per fortuna non ferito in modo gravissimo, e la madre, che è invalida ed era in una camera di casa. Anche i due carabinieri sono andati al pronto soccorso, hanno avuto prognosi per una decina di giorni.

Nell’appartamento sono stati sequestrati 24 grammi di cocaina, cioè quanto rimasto dopo quella nottata di delirio, ma sono stati presi anche i coltelli, la mannaia e un tirapugni. Ora il procuratore Claudio Rastrelli dovrà valutare come inquadrare l’episodio e come procedere: al momento le ipotesi di reato sono sequestro di persona, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata. Marzocco già anni fa era stato arrestato per spaccio di cocaina, ma negli ultimi anni sembrava si fosse tranquillizzato. "In una situazione in cui poteva scapparci il morto, i carabinieri sono stati bravi e freddi, agendo con professionalità e controllo – ha commentato il colonnello Nicola Candido, elogiando i suoi uomini –. Sarebbe bastata una coltellata inferta a una zona vitale. Invece per fortuna sia il padre, sia i militari non sono feriti in modo grave".