"Basta beghe personali, mai preteso nulla per me"

Il vicesindaco D’Alessandro dopo le dimissioni respinte della collega Cassetta "Non diamo pagelle agli assessori, ma nessuno può essere autoreferenziale"

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di Chiara Gabrielli

"Non ho mai preteso nulla per me, nemmeno quando sono stata la più votata, insieme con Paolo Renna. Tutte queste vicende mi vedono costretta a dire che il momento durissimo che stiamo attraversando, non ci consente di mettere in piazza beghe che sono più personali che politiche. I problemi non sono le deleghe, sono ben altri". La vicesindaco Francesca D’Alessandro (FdI) risponde così dopo la notizia pubblicata ieri dal Carlino (dimissioni dell’assessore Katiuscia Cassetta respinte dal sindaco Parcaroli e voci sulla delega alla scuola che la vicesindaco avrebbe voluto per sé, ‘sfilandola’ così alla Cassetta) e precisa: "Non voglio gettare altra benzina sul fuoco, al contrario vorrei invece sottolineare che fare politica significa avere la capacità di leggere la realtà e dare risposte, e lo si fa tutti insieme, deve esserci una visione unitaria degli assessorati, e se si evidenziano problemi è per il bene della città, non per dare pagelle agli assessori. Nessuno può considerarsi autoreferenziale, dobbiamo agire come dei vasi comunicanti". Sulla possibilità che vada a lei la delega alla scuola, "io non ho mai rivendicato nulla – chiarisce D’Alessandro –, però, siccome non abbiamo vinto un concorso pubblico ma siamo qui perché votati dai cittadini, la volontà popolare va rispettata. Quello che succederà, quello che deciderà il sindaco, io non lo so. Certo io vengo dal mondo della scuola, ma non ho mai preteso nulla, mai". "Io e l’assessore Cassetta abbiamo parlato di persona – spiega Paolo Renna, assessore FdI –, ma io dico "a" e lei risponde "b". Un politico non è un tecnico-amministrativo che presenta i dati su asili e mense per dimostrare che è tutto a posto, un politico dovrebbe ascoltare e trovare soluzioni ai problemi dei cittadini. E se le stiamo dicendo che il pre-scuola a pagamento costituiva un problema per le famiglie, che non riescono ad arrivare alla fine del mese in un momento storico terribile, allora lei (Cassetta) dovrebbe cercare di spiegare com’è possibile che si sia arrivati a quel punto. Se dopo tutto si sono trovate le risorse per il pre-scuola, vuol dire che si potevano trovare prima, che il problema poteva essere risolto prima ancora che si creasse. Siamo amministratori di centrodestra e ci siamo impegnati a sostenere le famiglie. Se le famiglie non arrivano a fine mese, perché lo stipendio di un operaio ormai copre a malapena le bollette, allora si tagli sul superfluo, si faccia un evento in meno. Prima di diventare assessore, facevo l’operaio, so bene cosa significhi".