Alessandro
Feliziani
Da quando, a seguito della prelazione statale, il settecentesco complesso di Villa Buonaccorsi a Potenza Picena è diventato di proprietà pubblica, si susseguono
dichiarazioni circa la futura destinazione. La Regione Marche vuol farne un punto di
riferimento per il cinema e l’assessore alla cultura Giorgia Latini è stata ancora più
esplicita, parlando di Villa Buonaccorsi come futura sede di una “Academy del
Cinema”, per la formazione delle professionalità del mondo cinematografico.
L’obiettivo è senza dubbio ambizioso, ma sicuramente fattibile. Se raggiunto, potrà
produrre effetti positivi anche sul piano dello sviluppo socio-economico. Per il territorio e per le realtà marchigiane impegnate a vario titolo nel mondo dello spettacolo, infatti, si aprirebbero nuove opportunità e legami più stretti con l’intera
filiera di settore, che in Italia genera un giro d’affari di oltre quattro miliardi di euro
annui e vede attive centinaia di aziende, dislocate principalmente a Roma ed in altre grandi città.
C’è da dire che l’idea di Giorgia Latini non è completamente nuova. Quasi trent’anni
fa ci fu un progetto analogo della Provincia, che all’epoca era proprietaria a Macerata
di Villa Lauri. L’allora presidente Luigi Sileoni voleva restaurarla per farne un
“Centro europeo delle arti e dei mestieri dello spettacolo”. Nell’estate del 1994 giunsero appositamente a Macerata il presidente del Comitato delle regioni d’Europa, il francese Jacques Blanc e il famoso “papà di E.T.” Carlo Rambaldi, quest’ultimo in qualità di consulente e di probabile futuro direttore artistico. Se ne parlò per mesi con i possibili partner istituzionali: Regione, Comune, Agis, Accademia di Belle Arti e Associazione Sferisterio. Poi arrivarono le elezioni amministrative della primavera del 1995, che seppellirono quel progetto, per il quale alcuni si erano spesi con molta convinzione, rimanendo poi delusi. Auguriamoci che questa volta non accada la stessa cosa.