"Dopo oltre un anno dall’insediamento della nuova amministrazione comunale non è stato ancora nominato il Consiglio della biblioteca". È la denuncia di Piero Gismondi, consigliere comunale di minoranza che lo scorso lunedì ha inviato una Pec al presidente dell’assise Fausto Troiani e per conoscenza anche a Sindaco, consiglieri e segretario comunale per chiedere di discutere la questione già alla prossima seduta consiliare, dato che "lo stesso organo – ha scritto nero su bianco - riveste un compito fondamentale per il funzionamento e la programmazione della biblioteca". L’aula, però, tornerà a riunirsi martedì sera e tra i tredici punti da analizzare, il nodo relativo alla struttura di viale Vittorio Veneto non c’è. "Forse – afferma l’esponente de ‘La nuova città’ – è un tema che non importa più di tanto". Il Consiglio della biblioteca comunale Silvio Zavatti, secondo quanto riporta il regolamento approvato nel 2015, "dura in carica quanto il Consiglio comunale e viene nominato nei trenta giorni successivi a quelli in cui sono stati eletti il sindaco e la Giunta" ed è formato da "sette membri: un esperto di biblioteche designato dalla Regione, il direttore (scelto per concorso) e almeno cinque rappresentanti di studiosi, eletti dal Consiglio comunale tra i cittadini per cultura, prestigio e competenza". Dunque, scaduto il mandato che vedeva alla presidenza il forzista Paolo Giannoni, è ora di "scegliere i nuovi membri – conclude Gismondi - anche per colmare alcuni disservizi e dar vita alla programmazione".
Francesco Rossetti