"Bimba invalida ma non cambia mai nulla"

La zia da un anno e mezzo aspetta lo spostamento della fermata dell’autobus: "Si tratta di 50 metri, tante promesse e nessuna novità"

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di Asterio Tubaldi

Continua la battaglia di Lucia Polito, la zia di una bambina invalida con patologie particolari che si batte ormai da più di un anno e mezzo per cercare di garantire alla nipote il servizio dello scuolabus in tutta sicurezza. "Sono mesi che aspettiamo – afferma la donna – che venga spostata una fermata dello scuolabus di 50 metri per una bambina invalida, nella zona Squartabue di Recanati. Nonostante siano state fatte tante promesse in presenza del sindaco di Recanati e del comandante dei vigili urbani, ad oggi nulla è stato fatto. Stiamo parlando di piccole azioni a favore di persone che hanno bisogno, ma soprattutto di promesse non mantenute e questa è la cosa più triste". In effetti quello che chiedono, di fronte ai grandi problemi di questi giorni, è ben poca cosa: vorrebbero che il bus, che dovrebbe portare a scuola la studentessa disabile, faccia una breve sosta nell’area pubblica davanti al nucleo di abitazioni, in località Squartabue di Recanati, dove si trova la sua casa, invece di costringere, ogni mattina, la mamma della ragazzina ad accompagnarla fin sulla strada con le macchine che sfrecciano veloci in quel tratto e dove lei è l’unica studentessa ad aspettare il pullman. Non è una cosa strana quello che chiedono perché qui, in questo piazzale, da sempre i bus scolastici comunali fanno comunemente sosta per prelevare e far scendere in tutta sicurezza gli alunni delle primarie e delle scuole medie. "Parliamo di 50 metri – sottolinea ancora la zia – e di un percorso che fanno già altri pullman, per quello che trasporta mio nipote, invece, non è prevista alcuna deviazione anche se ha la stessa lunghezza degli altri. Ah, ma io non mi fermo e insieme a mio fratello, il papà della bambina, se serve arriveremo anche a Striscia la notizia". A farla arrabbiare principalmente c’è la delusione per le promesse non mantenute: "Ci siamo incontrati il 27 aprile scorso con il sindaco e il comandante della polizia municipale ed entrambi mi avevano promesso che per settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico, tutto si sarebbe risolto. E invece siamo ancora al punto di partenza. È davvero vergognoso". A farla ancora più arrabbiare è anche chi si dimostra insensibile di fronte ai problemi della nipote. "Questo autobus – racconta – all’inizio entrava e girava sul piazzale facendo salire mia nipote. Una mattina, però, una signora di una villetta vicina ha brontolato minacciando la denuncia e da quel momento il pullman non è più entrato anche se il piazzale è di proprietà pubblica e non privata. Insomma, hanno più voce queste persone rispetto a chi ha bisogno".