
Macerata, 15 novembre 2023 – Ha patteggiato sei mesi di reclusione la coppia di Matelica che, la notte del 2 ottobre dell'anno scorso, fece nascere una bimba nel bagno di casa. I due erano accusati di omicidio colposo.
Come ricostruito dai carabinieri la donna, una 39enne, non si era accorta della gravidanza, arrivata al termine; una cosa che le era già capitata con il secondo figlio. Quella notte, in preda a dolori fortissimi, partorì nel bagno di casa assistita solo dal marito 43enne. L'uomo tagliò il cordone ombelicale, senza però bloccarlo, così la neonata morì per mancanza di ossigeno, e la mamma rischiò di fare la stessa fine per la massiccia perdita di sangue. Indagini ulteriori accertarono la presenza di cocaina nel sangue della bimba, sebbene le analisi sulla donna, anche sul capello, abbiano escluso poi l'assunzione di qualsiasi sostanza.
Questa mattina in tribunale a Macerata per la coppia si è tenuta l'udienza preliminare. I due erano accusati di omicidio colposo, per le manovre inopportune messe in atto al momento del parto e per aver chiamato in ritardo il 118. Con il pm Rosanna Buccini gli avvocati Giovanni Fattorini e Daniele Carmenati avevano concordato la pena di due mesi e 20 giorni, ritenuta però troppo bassa dal giudice dell'udienza preliminare Claudio Bonifazi. Si è arrivati così alla pena di sei mesi, con la sospensione condizionale. In aula era presente anche l'avvocato Claudia Romagnoli, per conto del collega Paolo Carnevali, nominato tutore degli altri due figli della coppia.
I due bambini sono sempre rimasti con i genitori, le indagini infatti avevano fatto emergere un quadro di assoluta normalità nella famiglia, senza nulla che potesse giustificare o spiegare quanto accaduto.