GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

Bivacchi di ragazzini e atti vandalici. L’ex Zanella è ancora nel mirino

Blitz nei locali occupati abusivamente da Croce Azzurra e Croce Gialla: stanze messe a soqquadro

Bivacchi di ragazzini e atti vandalici. L’ex Zanella è ancora nel mirino

La porta a vetri dell’ex Zanella di Porto Recanati è stata spaccata con delle pietre da un gruppo di giovanissimi

Negli ultimi giorni un gruppetto di giovanissimi ha bivaccato a più riprese all’interno dell’ex Zanella di via Argentina a Porto Recanati, arrivando persino a spaccare con delle pietre le vetrate di ingresso dell’edificio. Martedì pomeriggio una decina di ragazzi, forse minorenni, sono stati beccati là dentro mentre mettevano tutto a soqquadro, finché sono stati messi in fuga. Sono queste le condizioni di degrado in cui versano i locali occupati abusivamente dalla Croce Azzurra e dalla Croce Bianca, visto che a inizio aprile il tribunale di Macerata aveva disposto di far sgomberare l’immobile entro il termine del 15 maggio per ridarlo al Comune di Porto Recanati. Ma pochi giorni dopo le due associazioni si erano rifiutate di consegnare le chiavi agli agenti della polizia locale, che erano intervenuti per un sopralluogo. E così l’ex Zanella si trova in uno stato di totale abbandono ed è preda di svariati atti vandalici che si ripetono da mesi. A riferirlo è Mauro Monachesi, che riveste il doppio ruolo di segretario della Croce Azzurra e anche di vicepresidente della Croce Bianca. "Martedì, verso le 18.30, ci trovavamo dentro ai locali di via Argentina e abbiamo sentito dei rumori che provenivano dai magazzini che si trovano al piano di sopra – racconta Monachesi –. Quando siamo saliti, abbiamo visto c’era una banda di 10 ragazzini che aveva messo tutto a soqquadro. Perciò, al nostro arrivo, sono scappati via. Ma non è l’unico episodio recente: quattro giorni fa, sempre dei giovanissimi, hanno afferrato delle pietre dal piazzale e le hanno tirate contro la porta, spaccando la vetrata. Abbiamo pure controllato le immagini di videosorveglianza e si vedono chiaramente due giovinastri all’opera, vestiti con t-shirt e dei cappellini che copriva il loro volto". Al contempo spiega che gli atti vandalici si susseguono da ormai due anni, e cioè da quando i due sodalizi non svolgono più il servizio territoriale di emergenza 118. "Già altre volte dei ragazzini hanno danneggiata la vetrata della porta di ingresso e abbiamo chiamato sul posto i carabinieri – riprende Monachesi –. Purtroppo, la nostra sede è diventata un ritrovo di gentaccia e in diversi si fermano di sera per poi fumarsi degli spinelli. Un’altra volta, una banda di giovanissimi aveva aperto l’ambulanza e ne aveva approfittato per rubare dei materiali sanitari. Ce ne eravamo accorti visionando le nostre telecamere".