Blitz nei cantieri: 12 nei guai, sospese due attività

Civitanova, Tolentino, Belforte e Ussita: imprenditori e tecnici, scattano multe per oltre 31mila euro

Migration

di Paola Pagnanelli

Aperture non protette e documenti mancanti: è quello che hanno trovato i carabinieri in 15 cantieri dalla costa all’entroterra. Multe da oltre 31mila euro per i responsabili, dodici persone tra imprenditori e tecnici. Il servizio è stato disposto dal comando provinciale dei carabinieri col gruppo dei carabinieri per la tutela del lavoro di Venezia e il nucleo ispettorato del lavoro di Macerata; hanno collaborato i militari delle compagnie di Civitanova, Tolentino e Camerino. A Civitanova, sono stati segnalati due amministratori di altrettante imprese, il primo per la mancata protezione delle aperture verso il vuoto, il secondo per la mancata custodia del documento di valutazione dei rischi. In entrambi i casi, sono state applicate le relative prescrizioni e le ammende, per oltre 5mila euro. A Tolentino, nei guai è finito l’amministratore di una ditta emiliana, per la mancata protezione delle aperture verso il vuoto e il deposito di materiale sulle impalcature. Sono state applicate le prescrizioni e sono scattate multe per un totale di 13.810 euro, con la sospensione dei lavori finché il cantiere non si sarà adeguato alle norme. Nello stesso cantiere, è stato denunciato anche il titolare di un’impresa laziale in subappalto, per la violazione delle norme sulla sicurezza; la multa per lui è stata di 5.896 euro. A Belforte del Chienti, la denuncia ha riguardato tre rappresentanti legali di una società locale per la mancata protezione delle aperture verso il vuoto. Per loro, prescrizioni e ammende per 7.371 euro. A Ussita sono cinque le persone segnalate: il geometra di una ditta del luogo per mancanza dei dispositivi di protezione individuale, l’amministratore unico della stessa ditta per non avere redatto il Pimus (il piamo di montaggio, uso e smontaggio) obbligatorio nei i cantieri in cui sia necessario il ponteggio; poi un consigliere con delega di funzione di un’altra ditta, per la mancata protezione verso il vuoto e il mancato aggiornamento del piano di sicurezza e di coordinamento, documento redatto in fase di progetto per analizzare tutti gli aspetti legati ai rischi e alle misure di prevenzione e protezione; un coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, per non avere ottemperato agli obblighi di verifica del piano di sicurezza; infine, il rappresentante legale di una società anconetana per la mancata elaborazione del piano operativo di sicurezza, per la mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, per la mancata formazione e informazione dei lavoratori. L’attività è stata sospesa. I controlli saranno intensificati nelle prossime settimane, allo scopo di tutelare la sicurezza di lavoratori.