FRANCESCO ROSSETTI
Cronaca

Bolkestein, rabbia degli operatori: "Il Governo ha tradito le promesse"

La reazione dei titolari degli stabilimenti dopo la linea tracciata a Roma sul futuro delle concessioni "Poche garanzie e la questione degli indennizzi non ci convince. C’è grande preoccupazione".

Bolkestein, rabbia degli operatori: "Il Governo ha tradito le promesse"

La reazione dei titolari degli stabilimenti dopo la linea tracciata a Roma sul futuro delle concessioni "Poche garanzie e la questione degli indennizzi non ci convince. C’è grande preoccupazione".

"Il Governo ha tradito le promesse fatte in campagna elettorale, la questione indennizzi non ci convince affatto". Rabbia e delusione da parte dei balneari civitanovesi a seguito della linea intrapresa dall’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni sulla questione Bolkestein, con le modifiche al Decreto legge salva infrazione introdotte in materia di disciplina delle nuove concessioni balneari.

Tra le novità sostanziali approvate dal Consiglio dei ministri, vi sono la proroga di tre anni all’obbligo dei comuni di indire le gare (che dovranno essere attivate entro settembre 2027, con la possibilità di procrastinare al 31 marzo 2028 in caso di "ragioni oggettive" che attestino le complicazioni nelle procedure), la durata delle nuove concessioni fissata da un minimo di 5 anni ad un massimo di 20, il riconoscimento di indennizzi ai vecchi concessionari sulla base degli investimenti realizzati negli ultimi cinque anni e non ancora ammortizzati con l’onere a carico del nuovo gestore, infine l’obbligo di assunzione dei lavoratori introdotti nella passata gestione il cui lavoro nel lido costituiva "la principale fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare".

Marco Scarpetta, vicepresidente dell’Associazione balneari civitanovesi e referente del Sindacato italiano balneari, parla di "aspettative disattese: speravamo – dice – in un provvedimento migliore, con maggiori garanzie per le imprese. Nella categoria, c’è grandissima preoccupazione e amarezza per quanto deciso a Roma. La questione indennizzi è limitante: ci sono vere e proprie imprese che hanno realizzato investimenti importanti, rilevando stabilimenti storici e in questo caso non sono valorizzati. Io sono tra i più moderati, immagino cosa diranno gli oltranzisti".

Linea ferma sul No che era rappresentata da balneari come Mario Montecchiari, titolare de ‘La sirenetta’: "Meloni, Salvini e Tajani ci avevano promesso ben altro – sbotta –, ora siamo tutti scontenti. Così come non sono state liberalizzate le licenze dei Taxi, avrebbero dovuto escludere i balneari dalla Bolkestein". Ma in generale, il nocciolo della questione sembra essere la questione indennizzi: secondo Marusia Ciavattini del Veneziano fa ridere "l’iniziativa di riconoscere gli investimenti degli ultimi 5 anni. È come – afferma - se nel calcolare il valore di una casa si riconoscessero solo gli interventi realizzati nell’ultimo lustro, escludendo la struttura in sé". "In questo modo – conclude Gianni Lorenzetti de ‘La bussola ‘ – sappiamo di che "morte dobbiamo morire", tuttavia non capisco proprio come conti solo quanto si è speso nei precedenti cinque anni, mentre l’esperienza e l’indotto non siano quasi dimenticati".