
Ammonta a 28.670 euro il conto che l’amministrazione comunale ha preventivato per la bonifica dell’ex Capam a Sforzacosta. Dopo un’ordinanza...
Ammonta a 28.670 euro il conto che l’amministrazione comunale ha preventivato per la bonifica dell’ex Capam a Sforzacosta. Dopo un’ordinanza del sindaco Parcaroli e svariati solleciti caduti nel vuoto, sarà infatti il Comune ad attivarsi per il taglio della vegetazione infestante e la pulizia degli immobili del complesso abbandonato da tempo. L’azienda, nel centro abitato di Sforzacosta, che si occupava di commercio all’ingrosso di lubrificanti, carburanti e oli esausti con relativo stoccaggio, è in concordato preventivo dal 2008. Da allora tutto il materiale è ancora ammassato nelle cisterne; vegetazione infestante, erbacce, topi, insetti e sporcizia peggiorano il quadro. E i residenti sono esasperati. Una storia che va avanti da quasi venti anni ormai. Il caso era stato portato nei mesi scorsi anche in consiglio comunale dal consigliere comunale Alberto Cicarè (Strada Comune): in quell’occasione il sindaco Sandro Parcaroli aveva annunciato la firma di un’ordinanza che avrebbe intimato alla proprietà dell’area a Sforzacosta di ripulire le cisterne abbandonate. Il provvedimento era stato notificato a inizio febbraio, ma i sessanta giorni concessi al proprietario sono passati senza che si muovesse una foglia. Constatata la mancata attuazione dell’intervento, a metà aprile è partita una diffida ad agire entro dieci giorni. Ma anche in questo caso nulla si è mosso. Così ora è il Comune ad attivarsi, con l’intenzione di rivalersi poi sul proprietario per rientrare delle spese. A occuparsi della bonifica sarà la ditta Palmieri Alfredo, per un importo di 28.670 euro.