Confusione sui bonus edilizi, oltre 10mila cantieri a rischio in Italia e diverse centinaia solo nella nostra regione. A lanciare l’allarme è la Cna di Macerata: l’associazione sottolinea come le continue modifiche normative ai bonus edilizi hanno prodotto confusione tra le imprese e i cittadini. Oltre alla cancellazione dell’opzione della cessione del credito, il Superbonus è stato fortemente ridimensionato già con l’ultima legge di bilancio, sia nella dimensione che nella platea dei potenziali beneficiari: "Le continue modifiche hanno prodotto una vistosa frenata del comparto costruzioni – spiega il presidente Maurizio Tritarelli (nella foto) –. Nella provincia le imprese del settore edile, senza contare quelle degli altri settori, sono scese di 350 unità in un anno. In questo periodo, a causa della forte incertezza, molte imprese e molti cittadini hanno valutato la possibilità di rinunciare ai lavori". L’associazione di categoria ha proposto miglioramenti alla misura, come "il riordino del sistema degli incentivi del comparto casa, così da renderlo sostenibile sia per le finanze pubbliche che per il mercato – dice il presidente –. Purtroppo, le continue modifiche hanno invece generato il grave problema dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese, che sono ancora senza soluzione. Infine lo stop improvviso al 110% nel novembre scorso rischia di scardinare molti contratti per i quali i cantieri non sono stati ancora avviati". Da qui la proposta di specifici interventi governativi per scongiurare il peggio: "Serve una proroga per i condomini che hanno avviato i cantieri per gli interventi del Superbonus e che hanno già raggiunto uno stato di avanzamento lavori pari al 30% – continua –. È essenziale per scongiurare di avere migliaia di cantieri che non potranno portare a termine i lavori". Dall’Osservatorio della Confederazione sui bonus edilizi risulta che qualora la proroga preveda una percentuale di avanzamento lavori al 60% (che corrisponde al secondo step per ottenere il beneficio) oltre il 50% dei cantieri avviati non potrà concludere gli interventi. Cna sottolinea la necessità di dare risposte al grave problema dei crediti incagliati che zavorrano migliaia di imprese esponendole al rischio di fallimento: "Non possono vivere in un limbo indefinito per anni e anni, serve una soluzione condivisa". "Ricordo che quando furono varate le agevolazioni per la riqualificazione degli immobili, tutte le forze politiche parlarono di operazione salvifica per l’economia. Oggi i bonus ristrutturazioni sono etichettati come estremamente dannosi per le casse dello Stato, nonostante siano state modificati, stravolti e ridotti dallo stesso governo", conclude Tritarelli.
CronacaBonus edilizi, monito della Cna: "Tantissimi cantieri in bilico, rischio chiusura per le imprese"