Ammonta a quasi 100mila euro la somma che il Comune deve integrare rispetto allo stanziamento previsto nel capitolo spese legali. Infatti ai 45mila euro euro inseriti come variazione al bilancio del 2024, se ne aggiungono altri 53mila da reperire attraverso un prelevamento dal fondo di riserva.
A svelare l’entità dello scostamento è la consigliera comunale Letizia Murri (di Ascoltiamo la città) che, ormai da più di una settimana, attende che palazzo Sforza le consegni i documenti che ha chiesto, e non ha ancora ottenuto, per fare chiarezza sulle vertenze legali che comportano il maggiore esborso. Non riuscendo ad avere questi documenti, ora ha presentato una interrogazione consiliare sulla vicenda.
"Nel corso del consiglio comunale del 2 ottobre – spiega Murri – all’ordine del giorno c’era il prelevamento dal fondo di riserva per 52.900 euro, giustificato con la necessità, da parte del Servizio affari legali, di costituirsi in giudizio per non arrecare un grave danno all’ente, come da preventivi presentati dai legali di fiducia". Nel corso del dibattito in aula Murri aveva subito chiesto gli atti, ma l’assessore alle finanze Claudio Morresi e la responsabile dei servizi finanziari Roberta Perugini non erano stati in grado di rispondere, rassicurandola però che lo avrebbero fatto per scritto tempo 24 ore. Invece niente, nemmeno in ordine al fatto che nel corso dei lavori consiliari, tra le voci di spesa portate al voto dall’amministrazione, c’era anche una variazione di bilancio relativa all’integrazione e allo stanziamento per patrocini legali per 45mila euro.
E allora si è arrivati all’interrogazione da presentare al consiglio comunale, per sapere "quali e quanti sono i contenziosi per cui è sorta necessità di costituirsi in giudizio per un finanziamento di 52.900 euro prelevato dal fondo di riserva, e qual è l’importo dei singoli preventivi di spesa e quali le ragioni che hanno fatto sorgere la necessità di un ulteriore stanziamento di 45mila euro per integrare le spese relative ai patrocini legali?"
Murri rileva inoltre che nel bilancio del Comune esiste già un fondo cuscinetto per fare fronte ai contenziosi legali di due milioni euro: "È tra gli stanziamenti della voce risorse accantonate nel rendiconto 2023. Mi chiedo se sia stato utilizzato".
I dati saranno rilevanti visto che, come segnalato l’altro giorno, Civitanova per questo capitolo di spesa utilizza più risorse di Macerata e di Ancona, capoluogo di regione con il doppio degli abitanti. Lo rivelano i dati ufficiali del Sistema informatico che registra le operazioni degli enti pubblici, per monitorare incassi e i pagamenti. La spesa affrontata in bilancio nel 2023 da Palazzo Sforza, alla luce di questi dati ufficiali, per le consulenze legali è stata di 176mila euro, contro i 123mila di Macerata e i 190mila di Ancona. Per i primi nove mesi del 2024, Civitanova si assesta su una spesa di 123mila euro, distaccanto i 75mila euro di Macerata e persino Ancona, ferma a 85mila euro.