
"La borsa degli avanzi obbligatoria? Qui la facciamo da anni"
Macerata, 17 gennaio 2024 – Doggy bag obbligatoria per tutti i ristoranti, questa la proposta di Forza Italia in Parlamento per combattere lo spreco alimentare. Riprendendo il nome dall’espressione "borsa per il cane", secondo la diffusa abitudine di richiedere l’asporto degli avanzi per l’animale domestico, la legge regolamenterà una procedura che la maggior parte dei locali attua già da tempo: al cliente sarà proposto di portare a casa gli avanzi di un pranzo o una cena fuori in contenitori riutilizzabili, evitando così che vengano gettati.
I ristoratori maceratesi rispondono favorevolmente alla proposta legislativa, dimostrando un’attenzione già avviata a questo genere di asporto. "Sono favorevole all’obbligatorietà – afferma Piero Pallotta, titolare del ristorante Sugo in via Gramsci –, è un passo in avanti sia dal punto di vista civile che d’intelligenza. Sin dall’inizio di quest’attività ci siamo attivati con buste e vaschette, offrendo il servizio anche per le bottiglie di vino pagate e non finite. Con la legge non si aspetterà più che sia il cliente a parlare, saranno i ristoratori a spronarlo per una buona causa, incentivando la lotta agli sprechi".
"L’avanzo va inevitabilmente buttato – aggiunge – spesso nella velocità del servizio non si fa sempre caso alla quantità gettata, ma è ingente". "È un servizio che forniamo da sempre – concorda Aldo Zeppilli del Centrale in piazza della Libertà –, molte persone lo richiedono quotidianamente non solo per gli avanzi delle cene ma anche per quelli degli aperitivi, ed è importante per diminuire gli sprechi. È giusto considerando poi che il pasto è pagato e non ci sarebbe motivo di buttarlo senza dare la possibilità al cliente di portarlo via. Con la legge si regolamenta qualcosa che di fatto è già diffuso, questo forse aiuterà alla creazione di un packaging d’asporto più idoneo".
Una causa, quindi, ben condivisa, come dimostra anche l’organizzazione di DiGusto in piazza Battisti al fine di eliminare ingenti sprechi. "Siamo da sempre attrezzati per asporti di questo genere – dice, infatti, il titolare Marco Guzzini –. La possibilità è offerta soprattutto al termine di cerimonie in cui si ordina abbondantemente e le porzioni avanzano sempre: siamo noi a domandare per primi al cliente se voglia usufruire del servizio e riceviamo sempre risposte affermative. La parte obbligatoria renderà la procedura più semplice, diffondendo una misura educativa essenziale in una fase delicata per il reperimento delle materie prime come quella attuale".
Anche sulla costa l’attenzione non manca. Il titolare di Raphael Beach a Civitanova, Marco Scarpetta, spiega: "Da noi quest’operazione si fa ormai da tanti anni, i clienti portano via gli avanzi senza problemi. Se l’avanzo è quantitativamente importante siamo noi i primi a proporre l’asporto, altrimenti aspettiamo che sia il cliente a richiedere il servizio; dipende molto anche dalla tipologia di cibo e dagli spostamenti che il consumatore dovrà affrontare. Si tratta di civiltà: dovrebbero attivarsi tutti in tal senso, a prescindere da un intervento di legge e dall’obbligatorietà".