CHIARA MARINELLI
Cronaca

Botte e minacce alla moglie. A processo per stalking

Il 47enne maceratese accusato di controllare ossessivamente la donna. La ricostruzione: atti persecutori anche alla presenza dei figli minorenni.

Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare sulla vicenda: il 47enne è stato rinviato a giudizio (foto d’archivio)

Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare sulla vicenda: il 47enne è stato rinviato a giudizio (foto d’archivio)

Controllava la moglie in maniera ossessiva, arrivando al punto di aggredirla e distruggerle il cellulare. Poi, dopo la separazione, che non aveva accettato, si sarebbe rivolto alla donna con insulti e gravi minacce di morte. È stato rinviato a giudizio un uomo di 47 anni, maceratese, finito sotto accusa per il reato di stalking nei confronti della moglie e madre dei suoi figli, minorenni. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra marzo e settembre dello scorso anno, a Macerata. Secondo l’accusa, il 47enne maceratese avrebbe compiuto atti persecutori nei confronti della moglie, manifestando nei confronti di lei atteggiamenti aggressivi e violenti, controllandola in maniera ossessiva.

Il 26 marzo scorso, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe aggredito la moglie, insultandola, spingendola contro una finestra e distruggendole il telefono cellulare. Poi, dopo la separazione, il 20 agosto scorso, l’uomo avrebbe chiamato la moglie al telefono minacciandola di morte, con frasi come "se io ti incontro con la macchina “te ce incassetto“, e adesso vai a denunciarmi, capito?" e altre parole cariche di rabbia. La mattina dopo, ancora secondo l’accusa, il padre della donna avrebbe trovato le gomme dell’auto, che usa abitualmente la figlia, tagliate. Il 47enne è accusato di manipolare i figli, dicendo loro che "andrà in carcere per colpa e loro resteranno senza padre per colpa della madre". La donna, vittima di umiliazione e minacce di morte, temendo per la propria incolumità, aveva deciso di denunciare il marito. Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare. L’imputato, difeso dagli avvocati Esildo Candria e Anna Di Cosmo, è stato rinviato a giudizio. Il processo si aprirà il 9 luglio davanti al giudice Domenico Potetti. Nel corso del processo, l’uomo potrà dare la sua versione dei fatti. La donna, parte offesa, è assistita dall’avvocato Lucia Testarmata.