Due sorelle, all’epoca dei fatti minorenni, umiliate, maltrattate e isolate dai parenti e dalle loro amiche per colpa del padre e della sua nuova moglie, che impedivano loro di vivere una vita normale, come tutte le ragazzine della loro età. L’uomo e la donna, entrambi albanesi, sono stati condannati ad un anno e quattro mesi. Gli episodi contestati erano avvenuti a Macerata, tra il 2012 e luglio 2019. Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pm Lorenzo Pacini, l’uomo e la sua seconda moglie avevano maltrattato con violenze psicologiche le figlie di lui, all’epoca dei fatti non ancora maggiorenni, non permettendo loro di avere una vita familiare e sociale normale ed adeguata alla loro età, controllandole in modo ossessivo e non assistendole economicamente nei loro bisogni. Le ragazze, inoltre, ancora secondo l’accusa, venivano di frequente picchiate dalla donna. Il padre e la sua seconda moglie umiliavano le due ragazzine, isolandole dai parenti e dalle loro amiche, minacciandole di picchiarle anche con una cintura e gettando i vestiti acquistati dalla loro madre. L’altroieri il giudice Federico Simonelli ha condannato l’uomo, difeso dall’avvocato Luca Sartini, e la donna ad un anno e quattro mesi, con pena sospesa.
Chiara Marinelli