REDAZIONE MACERATA

Botte in famiglia, donna a giudizio

Botte e minacce in famiglia. Ma questa volta a essere accusato non è un uomo, bensì una donna, che se la sarebbe presa con il compagno. I fatti, ancora tutti da chiarire in tribunale, sarebbero avvenuti il 26 ottobre del 2020 a Tolentino.

Secondo l’accusa la donna, una romena 30enne, avrebbe avuto una discussione molto accesa con il compagno, un bulgaro 47enne. A un certo punto lei avrebbe preso una bottiglia e l’avrebbe spaccata sulla mano dell’uomo, poi avrebbe afferrato un coltello e glielo avrebbe puntato contro dicendo: "Ti uccido".

Il 47enne era dovuto andare al pronto soccorso, con la mano sanguinante: aveva avuto una prognosi di 30 giorni per il trauma contusivo alla destra, con frattura del quinto metacarpo. E la compagna si è ritrovata così sotto processo per lesioni e minaccia. Ieri mattina in tribunale a Macerata si è tenuta la prima udienza nella quale il bulgaro si è costituito parte civile.

Il giudice Domenico Potetti ha poi rinviato il processo al 20 marzo, per sentire per primo proprio il 47enne.

Poi saranno ascoltati i testi citati dal pm Francesca D’Arienzo. E infine anche la donna in aula, difesa dall’avvocato Francesco Anelli, potrà dare la sua versione su come siano andate le cose quel giorno e respingere le accuse.