"Bottiglie, sporcizia e pannolini nei sottopassi"

Il nostro viaggio: rifiuti abbandonati da tempo e muri rovinati. Raffica di segnalazioni sui social.

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Diverse persone si sono lamentate sui social per le condizioni di alcuni sottopassi pedonali di Fontespina, con tratti in pessimo stato, tra sporco e muri scrostati. L’anno scorso, il Carlino aveva realizzato un viaggio in questi luoghi, evidenziando alcune situazioni di degrado. Passati 12 mesi, poco è cambiato nel sottovia chiamato da tutti "sottopasso della Esso", per via del vicino distributore, dove il tempo si è congelato: sulle pareti sono tutt’ora presenti le stesse vistose ragnatele che penzolano dai faretti dell’illuminazione. Le aiuole che sono nel tratto che si collega con via Regina Elena, poi, sono piene di immondizia lasciata dai passanti.

Decine di bottiglie di vetro e di plastica fanno compagnia a pacchetti di sigarette e cartacce. E c’è addirittura un pannolino usato. I soliti maleducati, ma chi di dovere potrebbe sistemare, e magari mettere un cestino nei paraggi. Nota positiva, rispetto al passato, non c’erano più le siringhe (presenti invece l’anno scorso) che a volte venivano abbandonate in più punti. In generale, resta comunque un luogo fatiscente. C’è poi un odore terribile in alcuni angoli, come nel sottoscala. Poco più a sud, c’è il sottopasso all’altezza di viale Villa dei Pini. Qui la situazione è decisamente migliorata, grazie a una recente tinteggiatura. Unico neo, dentro le frasche del vicino oleandro viene gettato molto sporco. Andando poi a nord, è nuovo il sottovia che sbuca davanti allo chalet San Marco, e sono accettabili, in fatto di pulizia, i sottopassi che terminano all’altezza di Aloha e del Lido della Polizia. Anche in questi due casi, però, si vedono muri scrostati, da anni non vengono risistemati. Sui social c’è chi ha denunciato l’incuria del piccolo sottopasso a nord di Fontespina, che permette l’accesso a una spiaggia libera lungo la statale. Un tunnel bassissimo, che d’inverno si allaga spesso con le mareggiate.

Le crepe sono profonde, così come sono ben visibili i ferri del cemento, all’ingresso. Si dovrebbe trovare una soluzione. Tutti questi sottopassi sono utilizzati molto d’estate, quando i bagnanti lasciano l’auto tra San Gabriele e il centro di Fontespina e raggiungono il mare a piedi.

Michele Mastrangelo