Bravi e le critiche sul Tubaldi: "Interesse di tutti"

Il sindaco fa i conti sull’investimento: "Spesa da 1,7 milioni per il Comune, ma la Recanatese è importante per la città"

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di Antonio Tubaldi

Rivendica con forza la decisione dell’amministrazione di supportare il passaggio della Recanatese alla Serie C, con gli interventi allo stadio Tubaldi, il sindaco Antonio Bravi (nella foto) e a chi critica tale scelta ricorda che "un’amministrazione locale ha il compito di tenere presenti bisogni e interessi di varie fasce della popolazione che, in misura diversa, contribuiscono con il pagamento delle tasse a poter realizzare la convivenza civile". Bravi parte dai soldi spesi facendo chiarezza sulla loro entità: "I due finanziamenti accesi per l’intervento – ricorda – ammontano a 2.720.000 euro, ma bisogna considerare che l’Iva per circa 450.000 euro è detraibile e il credito può essere utilizzato per altri investimenti come stiamo già facendo per gli interventi sulle strade. Ci sono poi 380.000 euro di costi per i parcheggi anche a servizio del palazzetto dello sport da realizzare a prescindere dallo stadio e 150.000 euro di contributo che ci è stato riconosciuto dalla Regione Marche. In conclusione l’onere a carico del Comune previsto esclusivamente per l’adeguamento dello stadio Tubaldi alle gare della Lega di serie C ammonta a 1.740.000 euro". Fatti i conti Bravi ricorda che intorno alla prima squadra "gravitano non solo moltissimi giovani, ma anche bambine e bambini per i quali lo sport costituisce un supporto alla crescita e un elemento di prevenzione della salute. Attorno alla Recanatese molti sono i lavoratori e le lavoratrici impegnati, che possono così anche guadagnarsi da vivere". Domenica a Recanati sarà grande festa con il ritorno nello stadio di casa dopo l’affito dell’Helvia Recina per tutto il girone d’andata. Infatti, la sfida delle 17.30 contro la Virtus Entella, corrisponde all’ultimo match casalingo del 2022. Bravi sottolinea, infine, che una buona amministrazione "ha il compito di tenere presenti bisogni e interessi per andare incontro al loro soddisfacimento, nei limiti concessi dalle disponibilità in bilancio, facendo sì che il contributo dei singoli si trasformi nella possibilità di vivere in comunità".