"Buoni pasto a Montecosaro: ridotti i costi in base a tre scaglioni Isee"

La giunta di Montecosaro ha confermato la formula per la riduzione del costo dei buoni pasto per le famiglie residenti, in base al reddito. Sconto del 100% per Isee inferiore a 6.000 euro, del 50% da 6.001 a 12.000 euro e del 25% da 12.001 a 18.000 euro.



"Buoni pasto a Montecosaro: ridotti i costi in base a tre scaglioni Isee"
"Buoni pasto a Montecosaro: ridotti i costi in base a tre scaglioni Isee"

Riduzione del costo dei buono pasto, tre scaglioni in base al reddito. La giunta ha confermato la formula del precedente anno scolastico in merito alla diminuzione, per le famiglie residenti nel territorio comunale, del contributo per la mensa nelle scuole Lussu e Mandela. Il prezzo, attualmente fissato a 5,20 euro, scende per i nuclei con Isee inferiore ai diciottomila euro: viene applicato lo sconto del 100% del buono a chi, al momento dell’iscrizione al servizio di refezione scolastica, presenta un Isee inferiore a seimila euro, mentre per chi ha un reddito che va da 6.001 a 12mila euro il saldo ammonta al 50% (2,60 euro) e del 25% (1,30 euro) per la fascia che va da 12.001 a 18mila euro. La stessa possibilità é offerta anche alle famiglie i cui figli frequentano scuole primarie situate al di fuori del territorio comunale, a patto che le stesse risiedano a Montecosaro. In questo caso, é attivo un bando cui partecipare inviando richiesta al Comune, attraverso un apposito modello e "la diminuzione é comunque calcolata sui 5,20 euro delle mense montecosaresi", spiega il vicesindaco Lorella Cardinali (nella foto). La richiesta va inoltrata entro il dieci ottobre. Lo scorso anno, la cifra chiesta per i pasti salì da 4,80 euro a 5,20, generando la polemica del consigliere d’opposizione Gianluca Marsili (‘Uniti per Montecosaro’) e la raccolta firma delle famiglie. Il Comune mise mano con la formula delle fasce di reddito, confermate anche per quest’anno. "Una modalità pensata per andare incontro a chi é in difficoltà – conclude Cardinali – e in linea con quanto stabilità in altri comuni".

Francesco Rossetti