
La Cisl Marche, insieme alla Cisl Umbria, ha espresso un forte disappunto per l’atteggiamento dell’Agenzia delle Entrate, che continua a...
La Cisl Marche, insieme alla Cisl Umbria, ha espresso un forte disappunto per l’atteggiamento dell’Agenzia delle Entrate, che continua a resistere in giudizio nonostante ripetute sentenze sfavorevoli e una chiara pronuncia della Corte di Cassazione sul fronte "busta paga pesante". I sindacati avevano promosso una vasta iniziativa giudiziaria a tutela di oltre 3.000 cittadini colpiti dal sisma, tra cui molti della provincia di Macerata, volta a far riconoscere il diritto al rimborso del 60% dell’Irpef 2017. Un’azione che si è rivelata finora vincente.
"A confermare la fondatezza dell’iniziativa – ribadisce la Cisl – è intervenuta, a settembre 2024, la Corte di Cassazione, che ha sancito definitivamente la legittimità delle ragioni avanzate. Nonostante ciò, l’Agenzia delle Entrate continua a impugnare ogni sentenza a sé sfavorevole e, nei giorni scorsi, è arrivata a proporre un nuovo ricorso in Cassazione, chiedendo una revisione dell’orientamento già espresso dallo stesso massimo organo giudiziario. Un atteggiamento che non possiamo accettare in silenzio sia per le migliaia di persone già duramente provate dal terremoto, ma anche per il danno economico per l’intera collettività. Solo per i ricorsi patrocinati dalla Cisl già decisi (circa la metà del totale) l’Agenzia delle Entrate è stata condannata al pagamento di oltre 100.000 euro di spese processuali".
"Auspichiamo che questa vicenda si concluda presto – conclude il sindacato – affinché tutti coloro che sono stati colpiti possano finalmente vedersi riconosciuto ciò che attendono da troppo tempo".