"Caccia a 300mila marchigiani non vaccinati"

L’assessore Saltamartini: lontani dalla zona gialla. Ad agosto un milione di immunizzati, persino la tv tedesca ci ha preso a modello

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di Pierfrancesco Curzi

La Regione e il suo assessore alla salute, Filippo Saltamartini, a caccia dei 300mila marchigiani che non hanno risposto alla vaccinazione. È questo il cruccio principale di Palazzo Raffaello, in parte in relazione al crescente numero di contagi anche e soprattutto per colpa della variante Delta. Saltamartini affronta tutti i temi caldi, dalla campagna vaccinale al rischio di un ritorno alla zona gialla, passando per il green pass.

Assessore Saltamartini, esiste, a oggi, il rischio che le Marche possano tornare in zona gialla?

"Non credo, siamo molto al di sotto della soglia di rischio. Monitoriamo la situazione giorno dopo giorno e vediamo cosa succede. Credo che il governo debba decidere di mettere una regione in giallo o arancione non in base ai contagi, tra l’altro la maggior parte sono asintomatici, quanto per numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva".

E la crescita della variante Delta?

"È destinata a diventare quella principale a breve, nelle Marche e in Italia, ma mi creda, non la stiamo perdendo di vista".

Quali armi servirebbero per combattere la diffusione del virus?

"Il vaccino resta quella principale. Ad agosto arriviamo a un milione di marchigiani vaccinati, siamo tra le regioni più virtuose d’Italia, ma mancano pur sempre 300mila persone. Le stiamo cercando anche grazie ai medici di base, c’è il rischio che queste persone possano essere incubatrici di eventuali varianti resistenti alle inoculazioni. Mi chiedo se tutto ciò possa rappresentare un pericolo e creare un ulteriore ritardo nelle cura delle altre patologie".

Obbligatorietà della somministrazione, è d’accordo?

"A livello legale si scontrano il diritto alla salute con quella della libertà di movimento, difficile trovare un punto di equilibrio". Neppure per i sanitari?

"Il diritto di chi non si vaccina influisce in quello degli altri, ma rendere obbligatori i vaccini per tutti è difficile. Demansionare il personale? Forse, ma siamo già di fronte a una preoccupante carenza di personale, penso a anestesisti e internisti, c’è il rischio di dover bloccare le sale operatorie e noi non ce lo possiamo permettere".

Cosa pensa della possibile adozione del green pass per accedere ai servizi?

"Da assessore le dico che è competenza dello Stato; il mio parere personale è che alcune restrizioni ai non vaccinati, specie se in numero così elevato, potranno essere previste".

Come sta andando la vaccinazione per i turisti?

"Abbiamo somministrato la seconda dose ad alcune centinaia di turisti, anche stranieri. La tv tedesca ci ha preso a modello proprio su questo tema. Del resto i primi casi di variante Delta nelle Marche sono stati evidenziati dalle positività di cittadini dell’Unione Europea arrivati nelle Marche".

Avete problemi per le scorte vaccinali?

"Nonostante i limiti provocati dalle modifiche scientifiche dei prodotti e dalle conseguenti riduzioni delle forniture, tutte le persone prenotate avranno garantita la somministrazione". Qual è la fascia d’età con più carenze all’attivo sul fronte vaccinale?

"Quella tra i 60 e i 70 anni".

Infine, sul Piano Sociosanitario intendete andare avanti per la vostra strada rispetto ai nuovi ospedali?

"Certo, oltre a Torrette costruiremo un ospedale a Pesaro, uno a Macerata e uno a Ascoli. Abbiamo semplicemente attuato quanto promesso in campagna elettorale, un piano politico avallato dai nostri elettori".