Macerata, cade per una buca: chiesti 15mila euro

Incidente in via Due Fonti, una 65enne finita in ospedale ora vuole il risarcimento dal Comune

Una buca in via Alfieri a Macerata

Una buca in via Alfieri a Macerata

Macerata, 11 settembre 2017 - Una caduta mentre camminava ha imposto a una pensionata mesi di cure, riabilitazioni e, forse, anche un intervento chirurgico visto che la situazione non si è ancora risolta. Per questo la maceratese chiede al Comune un risarcimento da 15mila euro, accusando dello scivolone una grossa buca sul marciapiede. Il fatto è successo in via Due Fonti, non lontano dal cinema Tiffany, il 13 novembre 2015.

La donna, una 65enne che abita in zona, nel pomeriggio stava tornando a casa sua. Ma camminando ha messo un piede in una buca ed ha perso l’equilibrio. La caduta ha causato problemi al ginocchio, al piede, a una mano, le si sono rotti gli occhiali. Dopo un periodo con una gamba immobilizzata, ha dovuto anche fare una terapia di riabilitazione, ma purtroppo a distanza di mesi ha ancora degli strascichi per quanto avvenuto, tanto che l’ortopedico che la segue sta valutando la possibilità di sottoporla a un’operazione, alla luce dei risultati dei prossimi controlli. Per tutti questi danni, la maceratese ha chiesto un risarcimento al Comune.

Assistita dall’avvocato Francesca Marchesini, con la consulenza di un perito, ha presentato un conto di circa 15mila euro, tra spese vive sostenute e disagi vari, spiegando tra l’altro che a causa di una cattiva manutenzione del verde pubblico lì vicino, la buca era particolarmente scivolosa per via delle foglie cadute a terra e di altre piante che crescono sul marciapiedi, rendendo il percorso poco sicuro soprattutto quando di sera. Dato però che non si è raggiunto un accordo, la donna ha intrapreso la via giudiziaria: nei giorni scorsi al Comune è stato notificato che la prima udienza è stata fissata per il 5 ottobre, al tribunale di Macerata, dove sarà accertato se l’accaduto sia o meno responsabilità del Comune. L’amministrazione ha dunque contattato l’assicurazione, che ha nominato l’avvocato Roberto Bocchini per seguire la causa.