Matelica, calciatori intossicati dal monossido. Via all'inchiesta

Sequestrata la caldaia degli spogliatoi allo stadio

FUORI PERICOLO Genitori e ragazzini al pronto soccorso di Fabriano

FUORI PERICOLO Genitori e ragazzini al pronto soccorso di Fabriano

Macerata, 12 gennaio 2019 - La Procura chiarirà cosa sia successo mercoledì allo stadio di Matelica, dove sono rimasti intossicati 18 ragazzini degli Esordienti, il mister e il secondo allenatore. Il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio e il sostituto Margherita Brunelli hanno infatti deciso di disporre alcuni accertamenti per chiarire le cause dell’intossicazione, aprendo un fascicolo senza indagati. È stata messa sotto sequestro la centrale termica che alimenta i nuovi spogliatoi, per capire i motivi del malfunzionamento e come monossido di carbonio e gas metano siano arrivati negli attigui spogliatoi. Ieri il provvedimento è stato notificato al sindaco Alessandro Delpriori.

«Avevamo già pronta la convocazione di un tavolo tecnico per capire bene cosa fosse accaduto assieme ai vari soggetti coinvolti – ha detto il sindaco –, ma adesso sarà la procura a occuparsi della vicenda. Resta in piedi comunque la mia ordinanza di giovedì, che disponeva il non utilizzo della caldaia lasciando però fruibili i locali della nuova struttura». Si potranno dunque usare sala stampa, segreteria, spogliatoi, riscaldati con termoconvettori.

Giovedì sera intanto è rientrato anche il gruppo trasferito a Ravenna per una doppia seduta di ossigenoterapia. Gli otto inviati a Fano erano tornati a casa già mercoledì notte. «Personalmente sto bene, ma la preoccupazione per il gruppo è stata molta e devo ancora elaborarla», racconta mister Emanuele Picchietti, pure lui finito in camera iperbarica nel centro romagnolo. «I ragazzi sono stati molto bravi, nonostante alcuni di loro avessero manifestato diversi sintomi – prosegue l’allenatore –, anche perché con i genitori siamo riusciti a trasmettere a tutti calma e serenità. Sono riusciti a trovare pure dei momenti di gioco e convivialità, che li hanno aiutati a superare la paura dell’intervento medico iniziale. Con i ragazzi, i genitori e gli operatori sanitari siamo stati una squadra veramente imbattibile e ringrazio tutti per questo». Il tecnico ieri ha sentito i ragazzi, e assicura che stanno tutti meglio: «Qualcuno fisicamente è ancora stanco; alcuni sono preoccupati, altri sono tornati alla tranquillità di ogni giorno. Assieme ai genitori abbiamo commentato il grande rischio che abbiamo corso e la gioia per un esito così positivo».