Calcio alla paura "Pronti a tutto"

Matelica all’Helvia Recina per il debutto in serie C. Il dg Nocelli: aspettiamo le decisioni della politica.

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di Mauro Grespini

Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna, ha firmato un’ordinanza per riportare il grande pubblico negli stadi e nei palasport. Ora la Regione Marche sta valutando se possa essere percorribile la linea intrapresa dal vicino di casa e nei prossimi giorni il presidente Ceriscioli potrebbe emanare un provvedimento analogo che, nel rispetto delle restrizioni anti Covid, apra le porte – ad esempio – dell’Helvia Recina a più di mille spettatori per le gare casalinghe del Matelica in serie C. È l’auspicio non solo dei tifosi, ma anche del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, il quale sottolinea quanto sia fondamentale il pubblico, "perché una grossa fetta dei bilanci dei club di serie C è rappresentata proprio dagli incassi al botteghino. E se il presidente di una regione come l’Emilia-Romagna, duramente colpita dal virus nei mesi scorsi, ha deciso di riaprire gli stadi con un numero limitato di spettatori, non vedo perché anche gli altri presidenti non debbano attivarsi in tal senso. Il tutto, ovviamente, se la curva epidemiologica non salirà. La salute prima di tutto, l’abbiamo sempre detto". "Vedremo quali saranno le decisioni della politica – dice il direttore generale del Matelica, Roberta Nocelli – e cosa ci dirà di fare la Lega per adeguarci ai protocolli. Noi, come matricola, siamo pronti a tutto". Al momento, il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri prevede "dal primo settembre la partecipazione del pubblico a eventi sportivi di minore entità", cioè che non superino il numero massimo di mille spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 per impianti sportivi al chiuso. Tuttavia, il decreto concede una deroga alle Regioni per manifestazioni di carattere nazionale che richiamino un pubblico maggiore. Le Marche ci pensano, l’Emilia-Romagna ha già fatto un passo avanti. In ogni caso la presenza di spettatori sarebbe consentita solo nei settori degli impianti sportivi in cui sia possibile assicurare prenotazione e assegnazione preventiva del posto, con adeguati volumi e ricambi d’aria, nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro e con l’obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e di utilizzo della mascherina a protezione e delle vie respiratorie".