Polemico il Pd sulle preoccupazioni espresse dall’assessore ai lavori pubblici Bartomeoli sul fatto che ampliare il nido comunale a 100 posti sia eccessivo, visto il calo delle nascite, e difficilmente gestibile sul piano economico. "Sostenere che non serva un asilo da 100 posti perché oggi mancherebbero i bambini è un ragionamento miope, da burocrate più che da amministratore con responsabilità politica – tuona il capogruppo Pd Andrea Marinelli –. Un nido più grande, più moderno, più efficiente, come quello previsto con i fondi Pnrr, è una risorsa preziosa, non un problema. È la base per costruire una comunità che guarda avanti, che sostiene le famiglie, che aiuta le donne a non dover scegliere tra lavoro e maternità". I consiglieri di maggioranza Frenquelli e Bernardi rispondono con i numeri. "A Recanati nel 2000 si registravano 170 nati; l’anno scorso sono stati soltanto 107: un calo del 63% che impone a chi amministra di riflettere sull’equilibrio tra investimenti e necessità. Con l’ampliamento previsto, la capacità dei nidi a Recanati salirà a 155 posti, a fronte di una domanda che sarà della metà: oggi non ci sono liste d’attesa per il nido comunale". Il Pd insiste e chiede di non "ridimensionare i servizi, ma investire nella natalità, rendere gratuiti gli asili nido, prolungare gli orari, creare spazi di qualità per l’infanzia". Replica dei due consiglieri: "costruire spazi vuoti non serve a incentivare le nascite. Servono invece misure strutturali di sostegno alle famiglie, incentivi economici, maggiore flessibilità lavorativa. Proprio in questa visione – ricordano Frenquelli e Bernardi – l’amministrazione ha partecipato, ottenendo l’ammissione al contributo, al bando della Regione per l’esenzione totale dalle rette per i nidi, cosa mai fatta prima. Il primo stralcio dei fondi Pnrr utilizzato per la ristrutturazione ha portato i posti del nido comunale da 39 a 70, migliorando l’edificio: un intervento importante e condiviso. Il secondo stralcio di 720mila euro è stato deciso senza un’adeguata pianificazione e ha generato non poche criticità: riduzione dell’area verde, sovrapposizione di due cantieri gestiti da ditte diverse, e inevitabili ritardi nella conclusione dei lavori".
CronacaCalo delle nascite e investimenti. Botta e risposta sui lavori al nido