ANTONIO TUBALDI
Cronaca

Calo delle nascite e investimenti. Botta e risposta sui lavori al nido

Il Pd insiste nell’importanza di ampliare la struttura, l’amministrazione ritiene il progetto superato.

Polemico il Pd sulle preoccupazioni espresse dall’assessore ai lavori pubblici Bartomeoli sul fatto che ampliare il nido comunale a 100 posti sia eccessivo, visto il calo delle nascite, e difficilmente gestibile sul piano economico. "Sostenere che non serva un asilo da 100 posti perché oggi mancherebbero i bambini è un ragionamento miope, da burocrate più che da amministratore con responsabilità politica – tuona il capogruppo Pd Andrea Marinelli –. Un nido più grande, più moderno, più efficiente, come quello previsto con i fondi Pnrr, è una risorsa preziosa, non un problema. È la base per costruire una comunità che guarda avanti, che sostiene le famiglie, che aiuta le donne a non dover scegliere tra lavoro e maternità". I consiglieri di maggioranza Frenquelli e Bernardi rispondono con i numeri. "A Recanati nel 2000 si registravano 170 nati; l’anno scorso sono stati soltanto 107: un calo del 63% che impone a chi amministra di riflettere sull’equilibrio tra investimenti e necessità. Con l’ampliamento previsto, la capacità dei nidi a Recanati salirà a 155 posti, a fronte di una domanda che sarà della metà: oggi non ci sono liste d’attesa per il nido comunale". Il Pd insiste e chiede di non "ridimensionare i servizi, ma investire nella natalità, rendere gratuiti gli asili nido, prolungare gli orari, creare spazi di qualità per l’infanzia". Replica dei due consiglieri: "costruire spazi vuoti non serve a incentivare le nascite. Servono invece misure strutturali di sostegno alle famiglie, incentivi economici, maggiore flessibilità lavorativa. Proprio in questa visione – ricordano Frenquelli e Bernardi – l’amministrazione ha partecipato, ottenendo l’ammissione al contributo, al bando della Regione per l’esenzione totale dalle rette per i nidi, cosa mai fatta prima. Il primo stralcio dei fondi Pnrr utilizzato per la ristrutturazione ha portato i posti del nido comunale da 39 a 70, migliorando l’edificio: un intervento importante e condiviso. Il secondo stralcio di 720mila euro è stato deciso senza un’adeguata pianificazione e ha generato non poche criticità: riduzione dell’area verde, sovrapposizione di due cantieri gestiti da ditte diverse, e inevitabili ritardi nella conclusione dei lavori".