
"Tito Labieno. Le sue gesta, la sua gens" è il sollecitante titolo del libro scritto da Alberto Calvelli (foto) e...
"Tito Labieno. Le sue gesta, la sua gens" è il sollecitante titolo del libro scritto da Alberto Calvelli (foto) e pubblicato da Edizioni Ephemeria di Macerata. La prefazione è stata curata dal professor Enzo Catani, già ordinario di Archeologia nell’ateneo maceratese. Calvelli, 58enne cingolano, educatore, ha studiato Archeologia nell’università di Macerata, quindi si è dedicato a un’attività di ricerca con atenei e soprintendenze, occupandosi di scavo, ricognizione archeologica, studio e analisi dei relativi dati. In particolare, i suoi interessi sono incentrati su preistoria e storia antica. Ha creato il sito internet antiqui.it, dedicato alla diffusione d’informazioni storiche e archeologiche.
"La mia passione per la storia e la cultura di Cingoli – ha spiegato Calvelli – mi ha portato ad approfondire la figura di Tito Labieno (Cingoli 100 a. C. circa, Munda-Spagna romana 45 a. C.) tra i protagonisti principali delle vicende politiche e militari del primo secolo a. C. Generale romano, ha combattuto in molte regioni europee e del Mediterraneo: Cilicia, Gallia, Germania, Epiro, Africa. Insomma, Tito Labieno è stato un cosmopolita, per scelta e per disciplina politico-militare".
Il libro approfondisce la figura di Tito Labieno, il luogotenente più noto di Giulio Cesare durante la conquista della Gallia. "In modo particolare – precisa Calvelli – viene esaminata la sua carriera politica come tribuno della plebe, e militare attraverso il ‘Bellum Gallicum’ e il ‘Bellum Civile’ di Cesare. Nel testo sono comprese biografie di altri esponenti della gens Labiena, quantasei iscrizioni catalogate, curiosità su Tito e Quinto Labieno ‘Partico’, una bibliografia completa". Dunque, un’opera da considerarsi esaustiva.
Gianfilippo Centanni