
Gentiana Kopili, 45enne di origini albanesi, lavorava come badante. Lascia due figli: sarà tumulata in Albania
Oggi, dalle 10 alle 19 a Tolentino, sarà possibile dare l’ultimo saluto alla 45enne Gentiana Kopili, madre di due figli, uccisa a coltellate sabato sera dall’ex marito 55enne Nikollaq Hudhra (anche lui di origini albanesi). In accordo con la famiglia della vittima, il sindaco Mauro Sclavi, "anche in considerazione del notevole e prevedibile afflusso di persone", ha messo a disposizione la tensostruttura della zona sportiva Sticchi, vicino al campo sportivo Ciommei, per la camera ardente (allestita dall’agenzia funebre Corvatta). Poi la salma sarà trasferita in Albania per le esequie e la tumulazione. Il funerale si svolgerà quindi nel Paese di origine della 45enne, dove vivono suo padre e i suoi due fratelli. Gentiana aveva perso la mamma da bambina. Si prevedono tante persone alla camera ardente, alla luce anche delle tremila presenze al corteo di martedì sera. "Tutte le donne sono Gentiana", era scritto su una t-shirt indossata da una donna durante la manifestazione. Continua l’abbraccio della comunità. "La preoccupazione più grande per noi ora sono i figli di Gentiana (di 21 e 23 anni, ndr). Ci stiamo attivando per dare loro supporto", ha spiegato i giorni scorsi Sclavi. Tramite l’associazione "Il Giardino Segreto", capofila del progetto Airone per gli orfani di femminicidio, finanziato dall’impresa sociale "Con i Bambini", verrà attivato un protocollo. La legge 4 del 2018 (legge "orfani di crimini domestici"), tutela infatti i figli minorenni o maggiorenni economicamente non autosufficienti delle vittime di femminicidio. Prevede tutele processuali ed economiche, inclusi sostegno psicologico, borse di studio e rimborso spese sanitarie.