Camerino, fiaccolata per la ricostruzione . "Grazie a un privato riapriremo la basilica"

Pronta dopo Natale. Il sindaco: "Altri due anni per riavere le vie principali"

LUCE DI SPERANZA Una fiaccolata di residenti venerdì sera  ha raggiunto le zone accessibili del centro di Camerino

LUCE DI SPERANZA Una fiaccolata di residenti venerdì sera ha raggiunto le zone accessibili del centro di Camerino

Camerino (Macerata), 28 ottobre 2018 - «Cara Camerino, se non ci sarai più ti ricostruirò con le mie mani». Con poche parole, la piccola Gabriella ha riassunto in un cartellone tutti i sentimenti della sua comunità, che giovedì sera ha preso parte alla fiaccolata organizzata in centro dall’associazione IoNonCrollo, per i due anni dal sisma.

LEGGI ANCHE Terremoto Marche 2016, il sindaco di Arquata. "La ricostruzione è ferma"

C’è lo spettro dell’incertezza del futuro ma anche la voglia di rivedere la città viva, anche se questo comporterà tanti sacrifici e tanto tempo. Lo sanno più di tutti i rappresentanti delle istituzioni che ieri con i cittadini hanno portato la luce delle fiaccole fino all’imbocco di piazza Cavour.

QUI, sotto alla cattedrale, ha preso la parola l’arcivescovo Francesco Massara. «Ognuno deve dare il suo contributo, dobbiamo lavorare insieme – ha affermato –. Intanto vi dico che manca solo un passaggio per l’avvio dei lavori di sistemazione della basilica di San Venanzio, donata come sapete dallo stesso benefattore dell’asilo parrocchiale, che spero potremo inaugurare dopo Natale. Lunedì ci sarà un incontro con il sindaco e l’università per ragionare insieme dei lavori di piazza Cavour. Come sapete l’unica chiesa agibile è quella del seminario, che ora sarà aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30, potete venirci simbolicamente».

Nel frattempo sono stati affidati alla ditta Eugeni Pericle di Matelica, per un importo di 216mila euro, i lavori urgenti di messa in sicurezza dei campanili della cattedrale, che danneggiati più gravemente dopo la scossa del 10 aprile avevano reso necessaria la richiusura della piazza principale.

«Rapriremo per il 2020 le arterie principali della città – ha detto ieri il sindaco Gianluca Pasqui – per questo gennaio si potrà arrivare fino ai Duchi e forse per marzo fino al Comune. Presto pubblicheremo un cronoprogramma dei prossimi lavori». La carovana si è fermata infine davanti al polo museale di San Domenico, dove si vorrebbe ospitare una grande mostra che si sta organizzando insieme con San Severino e San Ginesio il prossimo anno.

«Si sono concluse tutte le opere di urbanizzazione per i nuovi studentati in programma per questo 2018 – qui ha preso la parola il rettore Claudio Pettinari –, ed è stato approvato il progetto per l’ampliamento del campus donato dalla Croce Rossa. Dovremmo uscire con la gara d’appalto per il nuovo centro di ricerca, che sarà moderno e competitivo, da realizzare di fronte al polo di chimica. Abbiamo il finanziamento per il complesso di Santa Caterina e il recupero di palazzo Ribechi e del collegio Fazzini. Il lavoro da fare è tanto».