Campi da padel a Porto Recanati: 26 famiglie si lamentano per i rumori

Famiglie di Porto Recanati lamentano da due anni il rumore eccessivo proveniente dai campi da padel. L'azione legale ha portato alla sospensione dell'attività con ordinanza del sindaco. Le famiglie sono disponibili al dialogo costruttivo.

Campi da padel a Porto Recanati: l'avvocato Silvia Panico
Campi da padel a Porto Recanati: l'avvocato Silvia Panico

Sono 26 i nuclei familiari che abitano davanti al Padel Club di Porto Recanati, i quali da due anni lamentano il rumore eccessivo proveniente dai campi da gioco, spesso insopportabile per l’intensità sonora e per la durata quasi ininterrotta dalle 8 alle 23, tutti i giorni della settimana".

Lo afferma l’avvocato Silvia Panico, che ha curato per conto di quelle famiglie l’esposto in Procura contro i campi da padel, in zona Eurovillage. Infatti, l’attività dell’impianto sportivo è stata sospesa tramite un’ordinanza del sindaco Andrea Michelini, emessa a seguito dell’azione legale e dei rilievi Arpam, che avevano evidenziato il superamento delle emissioni acustiche sia di giorno sia di notte.

"Nei giorni scorsi sono uscite esternazioni che hanno descritto una realtà ben diversa da quella che posso provare documenti alla mano – aggiunge Panico -, e la circostanza ha turbato i miei assistiti perché ha generato alcuni commenti scomposti, al loro indirizzo. Già a partire da giugno 2021, loro invitarono più volte informalmente il Padel Club ad adottare soluzioni sulle emissioni sonore per conformarsi ai limiti di legge, ma non ci furono sviluppi".

Per tale motivo, aggiunge l’avvocato Panico, "a luglio 2021 e a marzo 2022 vennero inviate due missive formali con richieste analoghe. Non avendo ricevuto alcun riscontro e, a fronte dell’esasperazione generale, ricevetti mandato di adottare ulteriori iniziative legali, culminate con gli accertamenti eseguiti dall’Arpam. Mi preme sottolineare che lo scopo non è assolutamente rendere inoperante l’impianto – conclude Panico -, che speriamo abbia lunga vita, in quanto ha avuto il merito di contrastare il degrado nell’area. Ma lo sforamento delle emissione sonore non è un qualcosa che può essere negoziato. Su questo siamo irremovibili. Rimaniamo comunque disponibili a un dialogo costruttivo".

g. g.