LORENZO FAVA
Cronaca

Campo da rugby, duello in Consiglio: "Nessun costo ricaduto sui cittadini"

Marchiori a De Padova: variante dovuta al ritrovamento di reperti romani

Andrea Marchiori, assessore ai Lavori pubblici, ha spiegato l’iter dei lavori per il campo da rugby

Andrea Marchiori, assessore ai Lavori pubblici, ha spiegato l’iter dei lavori per il campo da rugby

La gestione della pista di pattinaggio di Collevario, i finanziamenti post sisma per la scuola delle Giuseppine e la variante per il campo da rugby a Villa Potenza sono stati gli argomenti al centro delle interrogazioni in consiglio comunale. La prima è stata presentata dal consigliere Pd Andrea Perticarari, la seconda e la terza da Sabrina De Padova, del gruppo misto. A rispondere sono stati gli assessori Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori.

De Padova chiedeva che si chiarisse il motivo "dell’aumento del 7% sulla spesa per le perizie di variante, che ha determinato un aumento del costo complessivo dei lavori al campo". Rispetto all’istituto San Giuseppe, De Padova ha chiesto perché "con un livello di vulnerabilità sismica elevato non è stato previsto lo spostamento della scuola come fatto per l’artistico e lo scientifico, e come mai sia stato dato all’istituto un fondo tanto cospicuo, 18 milioni".

L’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori ha spiegato che "il lavoro per il campo da rugby è stato variato in quanto sono state rinvenute tombe d’età romana. Una scoperta archeologica e storica rilevante; si è così deciso di spostare uno dei campi verso il fiume. Nessun costo, ad ogni modo, si è riversato sui cittadini". Sulla questione delle Giuseppine l’assessore ha invece ribadito, con un pizzico di stizza, che "la scuola ha una lunghissima tradizione. In ogni caso, il Comune non c’entra nulla con la pratica edilizia di riparazione. L’edificio è privato, e segue le precise procedure previste. Nessun pericolo è stato creato, la scuola era sicura e agibile".

All’interrogazione di Perticarari sulla gestione dell’impianto di pattinaggio, contesa tra due associazioni che hanno tra loro avuto "forti frizioni", Sacchi ha replicato che "l’impianto, che noi abbiamo riqualificato, era stato dato all’unica associazione sportiva del territorio che si occupa di pattinaggio. Dopo qualche tempo due atleti hanno ottenuto risultati importanti. Una scissione interna all’associazione, che aveva la gestione dal 2024 per tre anni, non ha consentito di concedere l’uso a chi da quell’associazione, la Skyroller, si era diviso. L’uso della pista è comunque garantito".

Lorenzo Fava