LUCIA GENTILI
Cronaca

Campus, lavori in autunno. Pronto in tre anni

Confronto tra gli studenti, il commissario Castelli e il sindaco sul cantiere: "Rivendichiamo un nostro diritto, non accusiamo nessuno" .

Un momento del confronto al liceo scientifico nei locali ex Quadrilatero

Un momento del confronto al liceo scientifico nei locali ex Quadrilatero

"L’inizio dei lavori per il campus scolastico delle superiori di Tolentino sarà entro settembre-ottobre. Poi l’impresa dovrebbe realizzarlo in circa tre anni". Ad annunciarlo in videocollegamento - durante un incontro al liceo scientifico (locali ex Quadrilatero) con il sindaco Mauro Sclavi, il preside Donato Romano, il vicepreside Roberto Romagnoli e i rappresentanti di istituto Deida Ago e Teo Mattioli, davanti a studenti, professori e amministratori - è stato il commissario straordinario Guido Castelli.

Il 24 febbraio sono iniziate le prime operazioni di installazione delle recinzioni e di picchettamento; entro due mesi l’impresa avrebbe dovuto iniziare il cantiere, in base a quanto riferito dalla Provincia. E invece niente. La fermata del treno è pronta, ma il campus non è ancora iniziato. La studentessa Ago, che è anche rappresentante di consulta, ha ripercorso la cronistoria: "Sono passati nove anni, nove anni fatti di annunci, decreti, progetti approvati e poi aggiornati, date fissate e poi rinviate. Nonostante la mancanza di una sede adeguata, grazie alla competenza dei docenti, all’impegno del personale e alla determinazione degli studenti, il nostro istituto continua a essere tra le scuole migliori della provincia. Abbiamo le persone giuste. Servono anche i luoghi giusti. Siamo ancora in attesa. Non siamo qui per accusare, ma per rivendicare un nostro diritto".

Castelli ha spiegato perché si sono allungati i tempi: "È stato necessario un confronto tecnico tra Provincia e operatore economico alla luce di esigenze oggettive, i Cam (Criteri ambientali minimi); l’impiantistica deve rispondere a standard qualitativi nel rispetto della transizione ambientale (con sensori di luminosità nelle aule ora obbligatori, ndr). Questo, oltre a una questione legata ai prefabbricati in calcestruzzo, comporta un costo extra di 950mila euro, che però potrà essere garantito dal ribasso. Abbiamo una provvista finanziaria (di 2,5 milioni) che ci consente di riassorbire la spesa e fare questo adeguamento". Il confronto dovrebbe essersi risolto. "Dobbiamo sistemare le carte e, considerando l’estate di mezzo – ha concluso Castelli -, prevediamo l’inizio a settembre-ottobre. In tre anni l’opera dovrebbe essere pronta".

Si tratta dell’"opera pubblica più grande della Provincia", da 31 milioni di euro, come spiegato dal rup, il responsabile del progetto, l’architetto della Provincia Giordano Pierucci, videocollegato insieme al dirigente del settore ricostruzione ed edilizia scolastica Stefano Mogetta. Uno studente, Saverio Ceselli, un po’ scettico per le tante promesse fatte finora, ha detto di essere "come San Tommaso". "Continuiamo comunque a crederci e a sperare", ha concluso il rappresentante di istituto Mattioli. Una battaglia collettiva a cui tiene tutta la città. "Cerchiamo di focalizzarci su settembre", ha concluso il sindaco.

Lucia Gentili