LUCIA GENTILI
Cronaca

Cantiere post sisma bloccato da un cavo dell’Enel

I lavori di demolizione e ricostruzione post sisma non partono perché il gestore della rete elettrica tarda a spostare un...

La palazzina di via Umberto I a Caldarola: la pratica di demolizione e ricostruzione post terremoto è bloccata da un cavo elettrico

La palazzina di via Umberto I a Caldarola: la pratica di demolizione e ricostruzione post terremoto è bloccata da un cavo elettrico

I lavori di demolizione e ricostruzione post sisma non partono perché il gestore della rete elettrica tarda a spostare un cavo. Un ritardo di quasi dieci mesi. E le tre famiglie di Caldarola coinvolte temono di perdere anche il Superbonus. Decidono così di lanciare l’sos al commissario straordinario Guido Castelli e all’amministrazione comunale affinché possano aiutarle a sbloccare la situazione. È la storia di una palazzina in via Umberto I.

"L’abbattimento dell’edificio sarebbe dovuto iniziare a giugno – spiegano i diretti interessati –. Oltre il danno la beffa. Quasi dieci mesi per ottenere lo spostamento di un cavo della linea elettrica posto sulla facciata dell’abitazione. E intanto non abbiamo potuto avviare i lavori". Un iter burocratico iniziato per la precisione lo scorso 13 giugno, quello delle tre famiglie. Tra loro c’è anche una persona invalida. "Stiamo ancora aspettando che E-Distribuzione, società del gruppo Enel, gestore nella rete elettrica della zona – aggiungono – intervenga per il cavo. Subito dopo il decreto emesso a fine maggio 2024, necessario per la richiesta di spostamento della linea, il 13 giugno è stato richiesto l’intervento tramite il portale dedicato, per permettere la demolizione dell’immobile". La pratica risulta bloccata, in attesa di ricevere le autorizzazioni dagli enti preposti.

"Dopo una serie di solleciti verbali al call center, varie proroghe per la richiesta delle autorizzazioni ai vari enti e due Pec da parte del legale delle famiglie – prosegue il gruppo –, l’Enel nell’ultima nota ha posticipato nuovamente a fine marzo i lavori. E parliamo di circa 70 metri di linea. Noi non possiamo cominciare con la demolizione anche perché, se malauguratamente, la ditta incaricata dovesse rompere l’impianto, mezza Caldarola rimarrebbe al buio". Le tre famiglie sono stanche, "stremate dalla burocrazia". Lanciano quindi un appello: "Chiediamo aiuto al commissario per la ricostruzione Guido Castelli e al sindaco Giuseppe Fabbroni affinché possano anche loro sollecitare E-Distribuzione allo spostamento, anche alla luce della probabile scadenza del Superbonus per la ricostruzione e degli strettissimi tempi per la fine dei lavori".

"I giorni – proseguono – continuano a passare e, considerando la durata dell’opera, abbiamo paura di incorrere in eventuali accolli. Di sicuro abbiamo già perso sei mesi preziosi. Va detto che il primo cittadino, oltre ad aver incalzato la società quando doveva dare le autorizzazioni comunali, ci ha già ricevuto e ascoltato. Speriamo di avere presto un riscontro dall’Enel".