
"In centro storico disagi e parcheggi selvaggi, servono accessi meccanizzati e un’isola pedonale. Le vie d’accesso alla città sono ingolfate,...
"In centro storico disagi e parcheggi selvaggi, servono accessi meccanizzati e un’isola pedonale. Le vie d’accesso alla città sono ingolfate, sono necessari un piano strutturato e una programmazione a misura d’uomo". Lo Spi - Cgil, sindacato dei pensionati, evidenzia numerose criticità nella gestione di cantieri in città e nella fruibilità del centro storico. "Macerata – scrive il segretario Sandro Pace (foto) deve recuperare il ruolo riequilibratore tra la costa e l’entroterra, soprattutto ora che a causa del sisma la costa è sovraffollata e l’entroterra sempre più spopolato e senza prospettive. Il transito delle auto in centro, unito ai cantieri e alla sosta senza criterio, rendono difficoltoso il passaggio, soprattutto per anziani e madri con carrozzine. Ci sono luminarie appena fuori dai cancelli lasciate da Natale, e uscendo da lì si trova un sottopassaggio inutilizzabile da mesi e i giardini Diaz, dove si vorrebbe trovare un po’ di frescura, chiusi. Via dei Velini è aperta solo a salire e non si sa quando riacquisterà il doppio senso di marcia, i lavori al sottopasso di via Roma sono ancora in essere e via Mattei è fruibile solo parzialmente. Alla Pace il cantiere post sisma permette solo un senso unico, oltretutto con un autovelox fissato sui 30 km/h in discesa. A tutto questo si aggiungono le storiche difficoltà di traffico nelle ore di punta. Sulle mura del centro, poi, crescono erbacce". Secondo Pace, "si racconta che chi visita Macerata e chi vi vive chiudendo gli occhi la rivede davanti per quanto la sua bellezza ti resti dentro, eppure ci si sforza a riaprirli per continuare a scoprirne altra". Si è perso di vista l’impatto sulla qualità della vita cittadina che le attuali disordinate scelte hanno causato".