Caos a Porto Recanati. Il sindaco: "Prima la sicurezza"

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Un po’ di caos e malumore ieri mattina per via della chiusura dell’istituto comprensivo Medi di Porto Recanati, dove gli alunni sono rimasti fuori dal plesso scolastico per attendere i genitori che li hanno poi riportati a casa. Infatti, subito dopo la scossa di terremoto avvertita verso le 7, il sindaco Andrea Michelini ha deciso di non far svolgere le lezioni, questo per permettere all’ufficio tecnico di effettuare i primi accertamenti sulla struttura e capire se aveva riportato o meno dei danneggiamenti. Ma nel frattempo erano già arrivati tanti alunni con lo scuolabus, che hanno così atteso per diverso tempo fuori dall’istituto comprensivo mentre venivano guardati dagli insegnanti e dal personale scolastico, finché sono arrivati i rispettivi genitori a riprenderli. Ma ciò ha generato il malcontento di alcuni cittadini, che si erano recati al lavoro. "Sono consapevole che la chiusura delle scuole, sancita poco prima delle 8, ha messo in difficoltà molte famiglie e creato problemi ai genitori – ha risposto il sindaco Michelini –. Ma dobbiamo tenere conto che l’evento sismico si è verificato alle 7.07, quando gli alunni erano già saliti in autobus. Siccome si parlava della sicurezza dei nostri figli, ho ritenuto giusto chiudere le scuole, per svolgere gli accertamenti sull’edificio. Per fortuna non sono stati riscontrati danni. Gli alunni hanno aspettato nei giardini, sorvegliati dal personale scolastico, poi alle 10.30 il problema si è risolto, in quanto tutti gli alunni erano stati portati a casa dai genitori".