"Caporalato e subappalti" Processo per i cantieri Sae

"Lavoratori sfruttati dalla Romania, violenza privata e omissione di soccorso". Due imprenditori rinviati a giudizio: la Cgil ammessa come parte civile

Migration

di Paola Pagnanelli

Subappalti, lavoratori sfruttati, caporalato, omissione di soccorso: è quanto sarebbe avvenuto nei cantieri per la realizzazione delle casette per gli sfollati del sisma. Per queste accuse sono sotto processo il calabrese Vincenzo Romano e il romeno Gheorge Carp, le cui attività nell’alto Maceratese furono scoperte grazie ai controlli della Fillea e della Cgil. Il processo si aprirà a giugno. Il sindacato è stato ammesso come parte civile, nel processo che si aprirà sulla gestione di quei lavori. Gli imputati sono difesi da un avvocato impegnato nel maxi processo "Rinascita Scott", contro la ‘Ndrangheta della zona di Vibo Valentia, sulla base delle accuse mosse dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Nei guai è finita la ditta Europa, con sede a Milano. La società faceva parte del consorzio Gips di Trento, che aveva un subappalto con il consorzio Arcale per la fornitura delle Sae, le soluzioni abitative di emergenza. Ma venne fuori che l’impresa, per realizzare le casette a Visso, Ussita e in altri centri del cratere, aveva reclutato diversi lavoratori in Romania, che c’erano problemi coi pagamenti, gli operai non erano in regola, lavoravano senza turni di riposo, senza alcuna tutela. Addirittura ci fu un operaio che ebbe un infortunio, e fu accompagnato al pronto soccorso dai sindacalisti: la ditta non aveva denunciato l’incidente, e non lo avrebbe neppure fatto curare. In un primo momento, Arcale negò con forza che ci fossero problemi di questo tipo. Ma la Procura aprì un’inchiesta sulla base delle segnalazioni della Cgil, furono fatti ulteriori accertamenti, e alla fine sarebbe emerso un quadro a dir poco opaco della situazione dei cantieri, che erano stati aperti in emergenza ed erano già parecchio in ritardo con le consegne. Vincenzo Romano, calabrese legale rappresentante della ditta Europa, è imputato di subappalto illecito in concorso con Carp; quest’ultimo è imputato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, violenza privata e omissione di soccorso. Ieri, il giudice dell’udienza preliminare, Claudio Bonifazi, ha disposto il processo nei loro confronti: la prima udienza si terrà il 18 giugno. Gli imputati sono difesi da un avvocato impegnato nel maxi processo Rinascita Scott, contro la ‘Ndrangheta della zona di Vibo Valentia, sulla base delle accuse mosse dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Il giudice ha ammesso, con l’avvocato Bruno Pettinari, la costituzione come parti civili anche della Cgil e della Fillea, oltre che di alcuni lavoratori romeni.