"Caporalato in un’azienda" Imprenditore a processo

Caporalato in un’azienda di Serravalle: per questo ad aprile sarà processato l’imprenditore Luigi Ansovini. Secondo l’accusa, avrebbe sfruttato nove lavoratori, impegnandoli più ore del previsto, o pagandoli meno di quanto previsto dai contratti. La vicenda era emersa lo scorso aprile, quando il 70 enne era stato messo agli arresti domiciliari al termine di una indagine avviata dalla Guardia di finanza di Camerino. L’azienda, che lavora in conto terzi per realizzare parti elettroniche, era stata messa in amministrazione giudiziaria, anche perché Ansovini avrebbe proseguito con gli illeciti anche in seguito a una prima contestazione ricevuta dalle fiamme gialle. Secondo i calcoli dei finanzieri i dipendenti – italiani e stranieri – sarebbero stati pagati circa il 40 per cento in meno rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo. Ieri per l’imprenditore si è tenuta l’udienza preliminare, in tribunale a Macerata. Come chiesto dal pubblico ministero Rosanna Buccini, il giudice Claudio Bonifazi ha rinviato a giudizio l’imputato : il processo si aprirà ad aprile. In aula Ansovini, difeso dall’avvocato Francesco Copponi, potrà dare la sua versione dei fatti e dimostrare l’infondatezza delle accuse mosse contro di lui. Nessuno degli ex dipendenti ieri si è costituito parte civile in giudizio.

Paola Pagnanelli