CHIARA MARINELLI
Cronaca

Carabinieri, un anno in prima linea: "Guardia alta su droga e truffe. I ladri? Spesso bande di pendolari"

Il bilancio del colonnello Ruocco alla vigilia delle celebrazioni per l’anniversario della fondazione "Risposta puntuale ai casi che destano allarme: mi conforta la grande collaborazione tra istituzioni".

Il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri, è arrivato a Macerata da circa nove mesi: alla vigilia della festa dell’Arma, fa il punto della situazione sul fronte della sicurezza in provincia (foto Pierpaolo Calavita)

Il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri, è arrivato a Macerata da circa nove mesi: alla vigilia della festa dell’Arma, fa il punto della situazione sul fronte della sicurezza in provincia (foto Pierpaolo Calavita)

Domani mattina si celebra nel cuore di Macerata la festa dei carabinieri. L’Arma nacque il 13 luglio 1814, ma l’anniversario di fondazione si festeggia il 5 giugno per ricordare la data di concessione, nel 1920, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera. Un’occasione per il comandante provinciale Raffaele Ruocco per fare un bilancio di quanto svolto in questo anno.

Colonnello Ruocco, domani si celebra la festa dell’Arma. Avete scelto ancora una volta piazza Vittorio Veneto...

"È un privilegio poter festeggiare il 211° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri al centro della città di Macerata, in una magnifica piazza, tra l’altro prossima alla sede del comando provinciale".

È da quasi nove mesi, ormai, alla guida del comando provinciale dell’Arma. Quali sono gli aspetti che più la confortano?

"Mi conforta e credo debba rendere felici anche tutti i maceratesi la straordinaria collaborazione tra le istituzioni della provincia. Inoltre, la sinergia tra le forze di polizia, con il coordinamento attento del prefetto e la guida investigativa del procuratore della Repubblica, consentono di dare puntuale risposta a tutti gli episodi che destano maggior allarme sociale".

Ha parlato della squadra esterna, cosa ci dice di quella interna?

"Ho il privilegio di avere accanto a me donne e uomini straordinari, dei quali ho avuto modo di apprezzare generosità, coraggio, competenza ed empatia. Si tratta di un gruppo in cui l’esperienza e la maturità dei più anziani ispira e guida la freschezza e l’entusiasmo dei più giovani che, peraltro, dovranno confrontarsi con sfide più insidiose e ben più complesse. Presenza e comprensione, gentilezza e trasparenza, fermezza e determinazione costituiscono le caratteristiche peculiari del nostro quotidiano impegno: solo così saremo all’altezza delle aspettative dei maceratesi".

Come è la situazione del territorio maceratese sotto l’aspetto della criminalità? Quali sono i reati più diffusi?

"In provincia la criminalità è prevalentemente dedita ai reati connessi con gli stupefacenti e ai reati predatori, spesso conseguenza del disagio sociale e della difficile realtà economica in cui versa, purtroppo, una crescente parte della popolazione. Sia per i furti sia per le truffe ai danni di anziani, gli autori sono prevalentemente bande di pendolari. Lo dimostrano, tra l’altro, due eventi degli scorsi mesi: il fermo di due campani a Castelraimondo per una tentata truffa a un’anziana e l’arresto di quattro cerignolani per furto di auto da parte della stazione di Montecosaro".

Tante le iniziative sono state portate avanti per tutelare le fasce deboli e prevenire le truffe. Tra le ultime, la collaborazione con la Nerea spa.

"Sono orgoglioso dell’iniziativa e ringrazio il presidente di Nerea (Tommaso Rossi, ndr) per la collaborazione. L’acqua è un bene di consumo che offre una straordinaria diffusione del nostro messaggio. Vogliamo incrementare, specie tra gli anziani, una sana diffidenza".

Non perde occasione per evidenziare il ruolo della stazione dei carabinieri?

"Sì, e l’ho fatto anche recentemente, all’esito di una attività investigativa in materia di stupefacenti con centro nel comune di Cingoli. La stazione carabinieri è l’emblema della nostra prossimità al cittadino. Dallo straordinario lavoro di questi nostri presìdi passa una parte significativa della nostra azione".

In questa indagine avete arrestato sette persone in flagranza, alcune delle quali mentre trasportavano la droga.

"Ritengo che l’attività investigativa in questione abbia fornito importanti indicazioni sui canali di approvvigionamento dello stupefacente in provincia, sulle tempistiche, sulle quantità e sulle modalità di consegna. Si tratta di un’attività molto remunerativa che purtroppo dà la possibilità a chi la organizza di "sedurre" chiunque con somme di denaro importanti per il trasporto della droga".

Quanto preoccupa la diffusione della droga sul territorio?

"Il fenomeno della droga, come dimostrano le quotidiane attività condotte, è adeguatamente contrastato dal punto di vista investigativo, ma dal punto di vista sociologico ha sicuramente in sé indici di allarme. La criminalità attua la vendita di piccole dosi che possono essere acquistate da chiunque abbia anche pochi euro in tasca. Inoltre, le nuove tipologie di stupefacente non sono, a differenza del passato, incompatibili con la vita sociale e chi le assume è più difficilmente individuabile".