Carancini: a disposizione, ma resto ad Ancona

"Ci sono, se posso servire per completare un quadro però credo che sia il tempo di altre persone"

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"È vero, mi sono messo a disposizione del partito se ci sarà bisogno di me, ma io resto ad Ancona". Dopo tante voci sulla sua candidatura al Parlamento, l’ex sindaco Romano Carancini finalmente fa chiarezza, confermando quanto anticipato ieri dal Resto del Carlino. "Il mio nome è stato fatto da qualcuno, ma il mio compito oggi è in Consiglio regionale ad Ancona. Se però può servire il mio nome per completare un quadro, ci sono. Io resto disponibile, ma credo sia il tempo di altre persone". Ancora ieri il Pd stava discutendo nomi e ruoli in vista delle elezioni del 25 settembre. "Ma il lavoro nei circoli è iniziato prima. Personalmente io non ho proposto nessuno, ma con la segreteria e i circoli è stata predisposta una rosa ampia di nomi, con sei o sette donne e otto uomini, è stato fatto un lavoro positivo. Il territorio può essere ben rappresentato. Io sostegno la campagna, ma di sicuro non sono nell’uninominale e, se ci sarò, non sarò in posizioni eleggibili della lista del proporzionale". Le candidature non sono state ufficializzate, al di là delle indiscrezioni che circolano a sinistra e a destra. Da quest’ultimo lato, l’uninominale sembra assegnato a Giorgia Latini, assessore regionale della Lega. Ieri intanto gli alleati del Pd – Sinistra italiana, Verdi, Art. 1 – hanno presentato una rosa di cinque nomi tra i quali i dem dovranno scegliere il candidato da piazzare in uno dei collegi uninonominali delle Marche. Tra questi, tre sono della provincia di Pesaro Urbino: il verde Gianluca Carrabs, Lara Ricciatti (Art.1) ed Ernesto Preziosi, pesarese, vicepresidente nazionale dell’Azione Cattolica dal 1995 al 2006. Gli altri due nomi non pesaresi sono quelli di Antonio Gitto, presidente di Anconambiente, e di Massimo Montesi, maceratese, coordinatore regionale di Art. 1.