
"Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute, attualmente le Marche sono la regione italiana con il più alto tasso di positività al Covid: il 34,6%, tre volte tanto la media nazionale. Il presidente della Regione e l’assessore alla sanità, Francesco Acquaroli e Filippo Saltamartini, però, mostrano indifferenza, e si guardano bene dal rendere nota questa situazione". È l’atto di accusa di Romano Carancini, consigliere regionale del Pd, che annuncia di aver presentato al riguardo una interrogazione urgente che sarà discussa martedì. "Non si tratta di suscitare allarme – spiega – quanto di informare e prevenire attraverso la consapevolezza delle persone. Da settimane, infatti, si parla un prevedibile incremento di contagi dovuto alle diverse varianti del virus, meno aggressive ma più contagiose, tanto che lo stesso ministero della Salute ha diramato una circolare che indica l’effettuazione di tamponi per gli accessi ai pronto soccorso, alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie".
Si tratta di una tendenza che interessa tutta l’Italia, ma non allo stesso modo. "Le Marche – prosegue l’ex sindaco di Macerata – nel giro di una settimana hanno registrato un’impennata dei contagi. Di tutto questo parlano i medici dei reparti ospedalieri, di nuovo affollati, ne scrivono alcuni giornali che leggono i dati, ma il governo delle destre delle Marche preferisce tacere. È singolare che Acquaroli non abbia nulla da dire alle famiglie marchigiane sulla recrudescenza del Covid, sul perché proprio qui vi sia stata un’impennata dei contagi così significativa e su cosa ci attende nelle prossime settimane". Secondo Carancini è evidente come i soggetti fragili, le persone anziane, quelle con patologie pregresse siano di nuovo a rischio e abbiano tanto il bisogno quanto il diritto di sentire vicini sia la Regione che il servizio sanitario, magari attraverso la promozione di una efficace campagna di vaccinazione. "Che cosa intendono fare il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini? Quali misure di prevenzione al Covid pensano di adottare? Quando verrà attivata la campagna antinfluenzale e anticovid? Come pensano di arginare la saturazione dei reparti ospedalieri?", chiede Carancini. "La loro indifferenza fa rima con superficialità e insipienza, questa volta sulla salute dei marchigiani". Ma Carancini ritiene che, in fondo, non ci si deve stupire. "Acquaroli – conclude – appartiene alla famiglia meloniana: negare di fronte all’evidenza".