Carcinoma ovarico, esperti da tutta Italia per il congresso di Pelagalli

Un summit di eccellenti professionisti contro il carcinoma ovarico si terrà a Tolentino e Fiastra: Mauro Pelagalli e Nicola Battelli apriranno l'evento per discutere di diagnosi e terapia di questa malattia. Professionisti da tutta Italia si uniranno per trovare un nuovo approccio alla cura.

Carcinoma ovarico, esperti da tutta Italia per il congresso di Pelagalli
Carcinoma ovarico, esperti da tutta Italia per il congresso di Pelagalli

È un summit di eccellenti professionisti contro il carcinoma ovarico quello in programma da domenica a martedì, negli spazi del teatro Vaccaj di Tolentino (primo giorno) e dell’Abbadia di Fiastra (secondo e terzo giorno). E non è certo un caso che il congresso "Ovarian surgery and new approach to chemotherapy" sarà aperto da Mauro Pelagalli, direttore del Dipartimento materno infantile dell’Ast di Macerata e della unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale del capoluogo, e da Nicola Battelli, direttore dell’unità operativa di Oncologia. "Questo congresso – sottolinea Pelagalli (nella foto) – suggella un risultato molto importante, cioè aver costruito un percorso inerente al trattamento della patologia ovarica, maligna oltre che benigna. Questo è stato possibile grazie al gemellaggio con il network sanitario del Policlinico Gemelli, diretto dal professor Giovanni Scambia e dalla collaborazione di bravissimi oncologi, diretti da Nicola Battelli, bravissimi radioterapisti e tante altre figure che ci hanno consentito di strutturare una equipe multidisciplinare che svolge un ruolo decisivo sia nella diagnosi che nella terapia di questi tumori".

Partendo dal dato acquisito, cioè il lavoro di squadra, i contributi previsti sono numerosi: ognuno porterà quanto di più innovativo e recente è stato messo a punto, per poi far confluire in una sintesi finale il nuovo approccio nella individuazione e cura di questa malattia. Giovanni Scambia, del Policlinico Gemelli di Roma spiegherà quale sia il ruolo possibile della intelligenza artificiale nel tumore ovarico; Gian Franco Zannoni, sempre del Gemelli, parlerà del carcinoma ovarico dalla biologica alla clinica; Rossana Berardi, della clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti delle Marche, si occuperà di Genetica Oncologica, dalla prevenzione alla cura dei tumori. Nicola Battelli e Matteo Santoni, dell’Oncologia di Macerata, si soffermeranno sulla visita multidisciplinare, cioè dell’integrazione di forze per una terapia mirata. Tanti altri gli interventi, tra i quali segnaliamo quelli di Ludovico Muzii, della Sapienza di Roma e Andrea Puppo, dell’ospedale Santa Croce di Cuneo. Poi quelli di Andrea Ciavattini e Giovanni Delli Carpini, degli Ospedali Riuniti di Ancona, i nostri Filiberto Di Prospero, Valentina Paris, Walter Siquini, Giovanni Benedetti, Francesca Orici, Sabina Brandi, Gerardo Ferrara e tanti altri. "Guardiamo al futuro con grande fiducia – conclude Pelagalli – perché quando trattiamo un tumore come il carcinoma ovarico sappiamo quanto questa malattia può essere difficile e aggressiva. Ma questo non ci impedisce di perseguire l’obiettivo della salute delle pazienti, del miglioramento della possibilità di sopravvivenza e la bassa complicanza del trattamento".

Franco Veroli