
Nel panorama dolciario che a Cingoli per il carnevale propone scroccafusi, frappe, arancini, spicca una novità: le zeppole di nonna...
Nel panorama dolciario che a Cingoli per il carnevale propone scroccafusi, frappe, arancini, spicca una novità: le zeppole di nonna Antonia. Dolce tipico del periodo dedicato all’allegria golosa, le zeppole sono state rivisitate dai fratelli Juri e Leonardo Toso (nella foto) giovani chef nel ristorante in attività a Bachero di Cingoli e intitolato alla loro nonna Antonia, indimenticata cuoca deceduta 90enne. Regista la mamma Tiziana (in cucina è chef il marito Sandro) Juri e Leonardo hanno ricordato che nonna Antonia preparava le zeppole alla sua maniera. "In modo speciale e personale – rammenta Juri – confezionava questo dolce tipico della zona". "Con lo stesso impasto usato per le tradizionali zeppole – spiega Leonardo – nonna faceva palline che, cuocendo, si gonfiavano assumendo l’aspetto di bignè". Sarebbero rimasti tali, se nonna Antonia non ci avesse messo del suo, evolvendoli a specialità. "Nonna dava all’impasto una leggerezza tale – precisa Juri – per cui il bignè si gonfiava mantenendo l’interno cavo che nonna riempiva con una predisposta crema". Una crema di cui solo lei aveva la ricetta. "Alla solita crema – rivela Leonardo – nonna aggiungeva, dosandoli come se tradotti da una formula chimica, uno schizzo di limone e una spruzzata di mistrà che nelle cucine d’allora non mancava mai. Volendo e assemblate opportunamente con un appropriato composto, queste zeppole possono divenire una deliziosa torta carnevalesca".
Gianfilippo Centanni