Cartiera, costi del gas alle stelle: stop ad agosto

Il titolare: "Ne approfittiamo per fare lavori di manutenzione". Gli operai (Rsu Cgil): "Siamo preoccupati, il futuro è incerto"

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di Chiara Gabrielli

"La direzione Cartiere Pro-Gest ha comunicato che, considerato il momento straordinario di crisi mondiale, la fermata commerciale sarà anticipata alle ore 5 del 2 agosto 2022. Resta invariata la data di riavvio impianto, alle 5 del 28 agosto 2022". Questa la comunicazione della Pro-Gest, della cartiera di Tolentino, dove lavorano 38 persone del territorio: i costi del metano sono schizzati alle stelle, e ora la spesa è di sette o otto volte superiore a quella dello scorso anno.

Prezzi insostenibili, non solo per la cartiera, "tutte le aziende in Europa hanno problemi in questo momento – sottolinea Francesco Zago, titolare della Pro-Gest –. Visti i costi del metano, abbiamo deciso di chiudere per il mese di agosto, rientra tutto in un piano che avevamo in mente anche per darci il tempo di effettuare alcuni lavori di manutenzione, comunque necessari. Siamo soliti infatti fare una fermata per svolgere le varie manutenzioni, e quindi quest’anno, dal momento che i costi del gas sono altissimi, ne approfittiamo per fare altro. La cartiera non sarà completamente ferma, quindi: all’interno continueranno a operare squadre di operai che provvederanno alle manutenzioni".

Disagi importanti dovuti ai prezzi salatissimi del carburante e dell’energia si registrano ormai ovunque, anche altre aziende in Italia si fermeranno per un periodo un po’ più lungo del previsto. "Il gas oggi – dice Zago – ci costa sette, otto volte in più rispetto allo scorso anno, e il fatto che il prezzo sia altalenante rende difficile anche una programmazione e l’incontro tra domanda e offerta". "Siamo veramente preoccupati – spiega Massimo Acuti, rsu Cgil e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (rls), conduttore capo turno alla cartiera –, negli ultimi anni l’attività non si era quasi mai fermata, e comunque mai così a lungo. La situazione è drammatica. La chiusura era prevista dal 10 al 28, così è stata anticipata di otto giorni". "Io lavoro lì da 36 anni – aggiunge Roberto Salvucci, rsu Cgil e conduttore della macchina in fabbrica – e negli ultimi anni siamo stati sempre aperti, di chiusure recenti non ne ricordo nessuna, sicuramente non per un tempo così lungo. Fino a 20 anni c’erano stop più lunghi, poi l’attività è stata sempre a pieno ritmo. A prescindere da tutto – incalza Salvucci –, c’è un grave problema generale, un problema che riguarda tutti, e non solo le aziende, perché il costo altissimo del carburante va a incidere sulle vite di ciascuno. Vediamo un futuro incerto, e prima del 25 settembre non avremo nemmeno un governo. La situazione è davvero crticia, e si vede dal fatto che ad un’azienda oggi conviene stare chiusa e risparmiare sul gas piuttosto che continuare a produrre".