ANTONIO TUBALDI
Cronaca

Casa Leopardi apre all’arte con "In purissimo azzurro"

Opere di 21 artisti contemporanei in mostra nella biblioteca da venerdì prossimo. L’ispirazione arriva da un verso della lirica "La ginestra, o il fiore del deserto".

Casa Leopardi apre all’arte con "In purissimo azzurro"

Casa Leopardi apre all’arte con "In purissimo azzurro"

Sono 21 gli artisti, nati tra gli anni Venti e Novanta del secolo scorso, che da venerdì prossimo esporranno le loro opere nelle sale della celebre biblioteca di Casa Leopardi a Recanati, tra i luoghi più prestigiosi della cultura italiana, nell’ambito della nuova mostra d’arte contemporanea "In purissimo azzurro" che resterà aperta sino al 7 gennaio prossimo. È il secondo appuntamento del progetto "InterValli" per intraprendere un viaggio polifonico tra i diversi linguaggi del presente e puntare così lo sguardo sulla costruzione del nuovo e il contemporaneo in maniera suggestiva fra i ventimila volumi storici che hanno formato il genio del Poeta.

Su idea della contessa Olimpia Leopardi, discendente del poeta, si parte dal verso della famosa lirica leopardiana "La ginestra, o il fiore del deserto", composta a Torre del Greco nella primavera del 1836, e cioè "...In purissimo azzurro veggo dall’alto fiammeggiar le stelle". "Dopo il successo di pubblico dello scorso anno e l’apprezzamento della critica, siamo pronti a riaprire la biblioteca a una nuova selezione di artisti che hanno voluto interpretare un appassionato verso della Ginestra con l’ausilio di differenti mezzi espressivi", spiega la la contessa. Curata da Antonello Tolve, l’esposizione propone una selezione di opere di Enrico Pulsoni, Paolo Canevari, minusLog (duo artistico attivo dal 2012, composto da Manuela Cappucci e Giustino Di Gregorio), Giulia Napoleone, Carla Iacono, Sabine Delafon, Giuseppe Stampone, Lamberto Pignotti, Ulrich Egger, Julia Krahn, Giuseppe Ciracì, Giusi Calia, Miho Tanaka, Vettor Pisani, Deborah Napolitano, Mrdjan Bajic, Sebastian Contreras, Fabrizio Cotognini, Matthias Kostner, Naoya Takahara e Ciro Vitale. Un itinerario intergenerazionale e internazionale dove la letteratura apre le porte ad artisti che vedono nell’"odorata ginestra" leopardiana, "contenta dei deserti", una chiara indicazione di resistenza alle sfide dei tempi. "Ciò che distingue gli artisti – spiega ancora Olimpia Leopardi – è la loro percezione della realtà e la capacità straordinaria di esprimerla dando vita a suggestioni che scuotano lo spettatore, che stimolino interrogativi o che, semplicemente, ci sfidino a esplorare il nostro presente da una prospettiva inconsueta".

"Con questo spirito – conclude – abbiamo lavorato alla seconda edizione di InterValli per invitare lo spettatore a partecipare a un viaggio tra passato e presente, un’espressione di continuità in una biblioteca che, fin dalla sua fondazione, non costituisce esclusivamente un ricco contenitore di antichi tesori, ma è anche protagonista e propulsore della conoscenza. Con questa edizione di InterValli, diamo inizio a un importante viaggio che ci porterà a scoprire come si rapportano gli artisti contemporanei con l’opera di Giacomo Leopardi".