Casa Leopardi Recanati, aperte le stanze dove viveva il poeta

Grande emozione alla presenza delle autorità e della contessa Olimpia. Ceriscioli: "Giornata simbolo di ripartenza"

Aperta casa Leopardi a Recanati (foto Calavita)

Aperta casa Leopardi a Recanati (foto Calavita)

Recanati (Macerata), 18 giugno 2020 - Una location insolita, lo scalone principale del «patrio ostello», e i volti nascosti dalle mascherine ma l’emozione è stata tanta questa mattina quando il portone di palazzo Leopardi (foto), a Recanati, si è aperto alle autorità e ai cittadini presenti e la contessa Olimpia ha condotto i suoi ospiti a quelle stanze, le cosiddette «brecce», dove un giovane Giacomo, insieme ai fratelli, soprattutto con Carlo e Paolina, che erano più vicini a lui d'età e che amava intrattenere con racconti ricchi di fervida fantasia, ha trascorso la sua gioventù.

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"Un sogno che si avvera - ha ripetuto la contessa Olimpia visibilmente emozionata - a cui la nostra famiglia ha lavorato con passione da tempo. Per noi è sicuramente un momento importante e, mi auguro, possa esserlo anche per tutti coloro che hanno Giacomo nel cuore". Un segno positivo di ripresa dopo un lungo periodo di chiusura per Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche che tanto in questi anni ha puntato sulla valorizzazione degli uomini illustri di questa regione al plurale.

"Dopo mesi difficili, la giornata odierna assume un valore simbolico di ripartenza di tutto il territorio marchigiano", ha detto infatti Ceriscioli. "E' una bella restituzione che va nella direzione delle cose che vogliamo sentirci dire e vivere in questo periodo - ha aggiunto Ceriscioli - con la volontà di rimettere in moto questa nostra bellissima regione nei suoi punti di forza, come la narrazione che ruota attorno a Recanati". Quello odierno, ha rimarcato, "è un evento importante per la città e per le Marche, che viviamo con gioia, passione e interesse".