LORENA CELLINI
Cronaca

Case popolari, l’assegnazione tarda ancora

Manca la graduatoria per i 34 appartamenti pronti in via Marchetti.

Manca la graduatoria per i 34 appartamenti pronti in via Marchetti.

Manca la graduatoria per i 34 appartamenti pronti in via Marchetti.

Il Comune di Civitanova ancora in difficoltà per l’assegnazione di case popolari, e costretto a prorogare un contratto interinale nel periodo luglio-agosto 2025. È stata accolta dall’ammistrazione la richiesta presentata dal dirigente del settore di riferimento per procedere alla proroga del rapporto lavoro, provvedimento necessario a gestire la predisposizione della gradutoria delle case Erap, anche perché manca ancora in organico una figura (con la qualifica di istruttore amministrativo) per la quale è stato recentemente svolto un concorso pubblico. Intanto però resta al palo l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare, ce ne sono 34 in via Marchetti, e si va verso i due anni di ritardo, in attesa che il Comune predisponga gli atti necessari alla pubblicazione dell’elenco di chi ha diritto a vedersi assegnare gli appartamenti. Gli alloggi sono praticamente pronti per essere consegnati a canoni calmierati, ma sono stati lasciati vuoti dal 2023.

Interrogazioni consiliari presentata dalle opposizioni per incalzare Palazzo Sforza non hanno cambiato l’inerzia della pratica, rallentata anche dalla carenze di personale comunale addetto a esaminare le domande degli aspiranti e a formare la graduatoria definitiva.

Lo scorso marzo il Comune aveva autorizzato la spesa di 21mila euro per due contratti interinali a supporto della commissione "case popolari", e adesso delibera ulteriori 6.700 euro per coprire il costo della proroga di un contratto. Risalgono al giugno del 2023 le lettere con cui l’Erap (nella foto il presidente regionale Saturnino Di Ruscio) sollecitava il Comune di Civitanova a insediare la commissione. Sono passati due anni e gli appartamenti Erap di via Marchetti restano ancora vuoti, mentre la città vive una emergenza alloggi causata al boom dei prezzi del mattone e degli affitti.