di Lucia Gentili
"Sarà mia cura sollecitare il ministero della cultura (Mic) affinché si attivi al più presto". È la promessa del commissario straordinario per la riparazione e la ricostruzione Guido Castelli come prima risposta sul futuro della chiesa delle Vergini di Macerata, tesoro storico-architettonico e meta di turismo religioso, inagibile dal terremoto del 2016. Da quasi sette anni la messa si celebra in un tendone all’esterno. Il 6 aprile scorso i parrocchiani hanno inviato una pec al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, al governatore Francesco Acquaroli, al sindaco e presidente della Provincia Sandro Parcaroli e allo stesso commissario per sapere a che punto fosse la pratica. Ma in due mesi non c’era stato nessun riscontro. "L’intervento – prosegue il senatore Castelli – è in capo al ministero dei beni culturali, è stato finanziato per 3 milioni di euro ed è stato nominato il rup (responsabile unico del procedimento). Alla luce della procedura e considerato il finanziamento, continuerò costantemente a monitorare l’andamento dell’opera. E sto provvedendo alle sollecitazioni – spiega – al fine di procedere presto e bene e curare l’attuazione dei lavori". Con l’occasione, il commissario fa il punto anche sulla chiesa dei Cappuccini; in questo caso dal terremoto 2016 le celebrazioni si svolgono nel teatrino a fianco alla struttura per l’inagibilità della chiesa. "Il progetto è stato presentato lo scorso 28 febbraio – afferma Castelli – all’Usr, Ufficio speciale ricostruzione. La struttura commissariale ha liquidato il 20% al soggetto attuatore". Il bene è di proprietà dei Frati Cappuccini delle Marche (Provincia Picena dei Cappuccini delle Marche). "Il progetto è in corso d’esame all’Usr – precisa – e non è ancora arrivato al vaglio della struttura commissariale. Intanto i professionisti incaricati stanno procedendo all’aggiornamento dei prezzi".
Ma sull’avvio effettivo dei lavori entro l’estate, Castelli non si sbilancia più di tanto e conclude: "L’auspicio dei frati sarà soddisfatto se i tecnici incaricati saranno solleciti". "Stiamo aspettando che la burocrazia faccia il suo corso – aveva spiegato l’altro giorno Fra’ Francesco Mengoni, guardiano dei Frati Cappuccini di Macerata –. Siamo in attesa del via libera definitivo da parte dell’ufficio ricostruzione. L’aumento dei costi dei materiali ha fatto sì che cambiasse la normativa, quindi la pratica era tornata indietro ed era stato rifatto il computo. Ma ora ci siamo. Manca poco".